IL CIVETTINO CESARE RAGGIRO' ETTORE FONTANI

Aneddoto del 1903

Ettore Fontani, il sor Ettore, uno dei personaggi ed una delle figure più significative e rappresentative del palcoscenico paliesco senese. La contrada del’'Oca avvalendosi dell'arguzia e della strategia del Fontani, principalmente come mangino e poi come capitano vince molti Palii. Ricordiamo quello del 1919; il famoso palio a sorpresa dell'anno della prima pace; 1921, 1928, il palio che ha festeggiato la 50a vittoria e siglò la riunificazione del rione, che a seguito dei purganti del 1926 si era scisso in due fazioni: l'OCA bianca e l'OCA nera. Ed ancora: 1931, 1934, 1948, 1952 e l'ultimo 1959. Stratega del Palio, maestro di birbate per anni, il fulcro dei giochi (partiti) palieschi è stato anche il più famoso "cavallaio" del secolo. Laureato in legge, agricoltore nell'azienda familiare, commerciante di bestiame e poi di carni, ispettore del Ministero dell'Agricoltura nella zona di Pisa, tornando a Siena per conciliare le necessità quotidiane con le passioni della sua vita: la Contrada e il Palio. Nessuno è mai riuscito a raggirarlo e soprattutto nessuno ha mai osato tanto. Nessuno ? Per verità di cronaca qualcuno c’è stato ed è stato proprio lui a testimoniarlo.

Ettore Fontani: “Nel 1903 una contrada a noi particolarmente amica, la CIVETTA, era impersonificata da un tal Cesare, barbiere, il quale teneva in casa le monture, le bardature per il cavallo, le redini, lo zucchino e quant'altro serve per la corsa della sua contrada. Era nostro “buon amico” quest'uomo, ma i giovanotti di Fontebranda lo sfottevano sempre per alcune modeste colazioni che di buon grado gli offrivamo al Ristorante Paciarelli in compenso dei suoi reiterati favori. Se non che un giorno, stanco di queste sfottiture e per dimostrare che lui non sfruttava nessuno e che quei pranzetti erano una modesta cosa rispetto ai servigi che ci faceva, volle dare prova della sua indipendenza impegnandosi con la Contrada della CHIOCCIOLA, aspirante alla vittoria, a non fare alcun partito con l'OCA. Fummo così costretti, quella volta, a rinunciare al prezioso aiuto del nostro amico barbiere e in tutta segretezza a fare gli accordi direttamente con Pioviscola, fantino della CIVETTA; un più costoso partito. Per far ciò nel cuore della notte, a piedi scalzi perché nessuno ci sentisse, ci avvicinammo alla stalla della CIVETTA dove Pioviscola dormiva assieme al cavallo. Per intenderci promettemmo ben 700 lire, ma con soddisfazione, soprattutto per averla fatta in barba al Sor Cesare. Vincemmo il palio e di buon grado pagammo il partito a Pioviscola. A cose fatte però scoprimmo che proprio Cesare il barbiere aveva fatto in modo che si venisse a sapere in Fontebranda che il suo fantino dormiva solo nella stalla, sicuro che non ci saremmo lasciati sfuggire l'occasione di andarlo a trovare per offrirgli un partito assai più cospicuo dei soliti spuntini del Paciarelli. E così fu: Pioviscola passò poi al Sor Cesare la sua metà e per molto tempo potemmo vederlo pranzare al Ristorante senza più essere infastidito dai giovanotti di Fontebranda. Questo per ricordare che c’è stato qualcuno che me l’ha tirato sotto la coda … e questo e stato il sor Cesare l’amica barbiere della Civetta”.

ALBERTO FIORINI storico della Contrada della Civetta dopo ricerche in merito ci porta a conoscenza di quanto segue:
Il Sor Cesare menzionato nell'aneddoto raccontato da Ettore Fontani faceva parte della famiglia Inglesi.
CESARE INGLESI, questo era il suo nome e cognome, ricoprì nel Seggio della Civetta le seguenti cariche:
1902 ispettore
1903 cancelliere
Era imparentato con un altro Inglesi di nome Gaetano che fu capitano dal 1892 al 1896 (vittorioso nel 1893). Gaetano Inglesi fece poi parte del Seggio come consigliere dal 1897 al 1903.
Nel 1904 la Contrada fu commissariata dal Comune e il commissario dott. Corrado Spediacci (civettino e consigliere comunale) sciolse il Seggio e indisse nuove elezioni. Gli Inglesi non ricoprirono più cariche in Civetta.
Quando il commissario procedette all'inventario dei beni della Contrada, Gaetano Inglesi raccontò che “la gualdrappa del cavallo si trovava presso la madre del vetturino Marelli Filippo (detto Zuppa), e che una spennacchiera si trovava presso la Signora Cabibbe”, la quale conservava pure “il berretto del Fantino per le prove”. Non restituì una bandiera che teneva nella propria abitazione e che fu recuperata un anno dopo dal nuovo priore civettino dott. Elia Coli.
Un'altra nota: Nè Gaetano, né Cesare fecero più parte dei Seggi della Civetta. Gaetani Inglesi risulta come fornitore di parrucche della Civetta per il rinnovo delle monture del 1904.



Ettore Fontani ed il Palio del 1903