GLI INDIMENTICABILI: SHAUN STONEROOK


Stonerook

14 agosto 2012, la Mens Sana si sta radunando alle pendici dell'Amiata per una nuova stagione. A Siena arriva anche Shaun Stonerook e in molti sperano in un'altra stagione del giocatore in maglia biancoverde ma alle 9.30 sulla sua pagina di Twetter il capitano della Mens Sana scriva: 'I've decide to hang up my Nike's. It's been an incredible career, much more than I could have ever imagined. Thanks to all my fans for the Support over the last 12 years. Not sure what the future holds for me but I'm excited for the next chapter in life. I also want to thank all my former teammates. You guys made the last 12 years incredible and I have a lot of great memories. If any of you Ever need anything just call me. And coaches. And everyone else''.
(Ho deciso di appendere la mia Nike. E 'stata una carriera incredibile, molto più di quanto avrei mai potuto immaginare. Grazie a tutti i miei fans per il sostegno nel corso degli ultimi 12 anni. Non so cosa mi riserva il futuro, ma io sono emozionato per il prossimo capitolo nella mia vita. Voglio anche ringraziare tutti i miei ex compagni di squadra. Quei ragazzi che hanno reso gli ultimi 12 anni incredibile con un sacco di bei ricordi).
Stonerook al termine della gara di Final  Four Eurolega contro il Real

Di lui è stato detto di tutto e di più: giocatore totale , capace di condizionare una partita anche senza segnare un punto, playmaker occulto difensore sublime, vero leader e chi più ne ha più ne metta.
Noi vorremmo evidenziare la capacità sul campo con cui riusciva a catalizzare l'attenzione dei compagni nei momenti di difficoltà di una partita, la consapevolezza di dover essere un esempio, una vera bussola per la squadra sul parquet e fuori dal campo l'uomo che sonda gli umori dello spogliatoio e ne equilibra le tenzioni.
Qui a lato lo vediamo al termine della gara vinta contro il Real Madrid nelle Final Four di Eurolega.

S. Stonerook
Stonerook non è pertanto il giocatore da numeri ma lascia ugualmente un segno importante anche nello storico statistico della Mens Sana: secondo per sole due gare (289), dietro ad Alberto Ceccherini, nella classifica presenze, secondo anche in quella dei rimbalzi (159) dietri a Roberto Chiacig secondo anche negli assist (542) dietro al compagno Terrell Mc.Intyre, però primo nella specialità di fabbrica, le palle recuperate con 556 recuperi.
 Columbus
Così Shaun lascia la medioevale Siena nel cuore della Toscana per la sua città natale Columbus nello stato dell' Ohio anche se, a voler essere precisi, la famiglia Stonerook risiede a Clintonville, un sobborgo di 30.000 abitanti di Columbus.
Nelle due foto possiamo vedere a sinistra l'immagine di Columbus ed a destra il sobborgo di Clintonville.
 Siena
Shaun si racconta: "Sono stato adottato a nove mesi, da Hank e Janet. Papà è ingegnere, mamma lavora ai Servizi Sociali e si occupa proprio di bambini. Ho una sorella, Amy, che è figlia biologica dei miei. Prima di incontrare loro stavo in un istituto. Questo è uno dei motivi per cui ho creato la Shaun Stonerook Foundation http://www.shaunstonerookfoundation.org che si occupa di aiutare i bambini abbandonati e dare loro una famiglia".
 la famiglia di Shaun Stonerook
La foto a lato è stata scattata al Panteon di Roma e ritrae Hank, Janet, Shaun, la sua compagna Manuela ed altri della famiglia Stonerook.
Westerville North High School
Shaun Stonerook inizia a giocare nella città natale (St. Buckeyes) in Ohio .... prequenta prima la Westerville North High School che vediamo raffigurata a lato.
Stonerook con la maglia della Westerville
poi ...sarà una delle colonne portanti dell'Ohio University Westerville.
Siamo negli anni che vanno dal 1995 al 2000 è questa foto a lato ritrae Shaun con la maglia del Westerville.
Stonerook preferisce subito l'avventura europea e firma per il Racing Aversa (Belgio) dove sarà il miglior rimbalzista (12 a partita), disputa anche la coppa Saporta con 12,7 punti e 11,1 rimbalzi di media. Nel 2001 arriva in Italia chiamato dalla Pall. Cantù con la quale vince la Supercoppa (2003). La stagione successiva se lo prende Siena.
Arrigoni
Ricorda Arrigoni, G.m. di Cantù: "Giovanni Bozzi che allenava lo Charleroi ci invitò in Belgio per un Tour e giocando contro l’Anversa notai Stonerook. Mi colpì col suo basket essenziale, come lo definisce nel suo famoso libro Dan Peterson, unito ad un atletismo furibondo, convinsi Pino e lo prendemmo pagando un buy out ma solo metà perché lo stesso Shaun pagò l’altra metà pur di venire in Italia. Quando andai a prenderlo in aeroporto quasi svenni perché in Belgio aveva i capelli corti e si presentò un capellone che non riconoscevo”.
Duane Woodwarde in pulman
Nel 2005 Shaun arriva a Siena. Il primo anno non fu affatto facile. L’inizio della stagione fu promettente, con una vittoria all’esordio in Eurolega addirittura sul campo del Cska Mosca di Messina (poi laureatosi Campione d’Europa). Ma la squadra nel giro di pochi mesi si perse per strada. Il rapporto squadra-tifosi pian piano si sgretolò fino ai fatti del post Snaidero-Montepaschi. Il pulmino dei supporters mensanini si trovò allo stesso autogrill della squadra, se fu sfortuna o cosa voluta non lo sapremo mai, e volarono parole grosse verso i giocatori rei di non impegnarsi troppo. I più bersagliati furono Duane Woodward (nella foto a lato) e Justin Hamilton,con Stonerook che si parò in difesa dei compagni e fu l’inizio della fine della stagione. I tre americani furono bersaglio di minacce, alcune anche esplicite, e la squadra si perse. Woodward fu tagliato, la squadra non si qualificò alle Top16 e, nonostante aver chiuso la regular season al terzo posto, venne eliminata da Roma al primo turno di playoff.
Stonerook Mvp dell Coppa Italia
Ma nel 2006/07 vince da capitano il suo primo scudetto, l'anno successivo conquista il terzo posto alle Final Four di Madrid. E' il capitano di un percorso in campionato memorabile fatto di 43 vittorie su 44 gare. Fa il bis nello slam italiano ed in Coppa Italia, contro la Virtus Bologna, sarà Mvp della Final Eight (2008). Nei due anni successivi (2009 - 2010) sarà Mvp della Finale , l'ultima contro l'Armani Jeans Milano.
Stonerook contro il Cibona
Shaun Stonerook non sarà ricordato come un grande realizzatore senz'altro come difensore sublime, scippatore di palloni, tuffatore sulle vacanti. Il suo high realizzativo in Eurolega non se lo ricorda nemmeno lui ... è di 18 punti nella gara contro il Cibona del 1° gennaio 2009: "Fu un modo diverso di iniziare l'anno ! Ma io non penso a questo. Vedo molti giovani che hanno nella testa solo il canestro, ma se nessuno passa la palla non si vince. Devi essere in grado di capire quando è il momento di sgomitare per un rimbalzo o di spendere un fallo o di metterla deltro...anche un solo canestro può essere importante".
Recupero di Stonerook
Noi lo ricordiamo in uno dei suoi momenti importanti: è il 21 febbraio 2009, data della semifinale di Coppa Italia tra Mens Sana e Benetton, partita tiratissima ed agguerrita che sapeva di rivincita dopo la sanguinosa sconfitta del 2007. Con il risultato sempre in equilibrio il capitano compie l'azione decisiva: palla vacante che sta inesorabilmente scivolndo verso la linea laterale, Stonerook si getta con un incredibile balzo verso di essa, la prende e non si limita a fermarla come un giocatore qualunque, la lancia verso l'area avversaria fornendo uno strepitoso assist a Terrell Mc.Intyre che va a concludere, mette i due punti ed una seria ipoteca sulla vittoria.
Stonerook e Simone Pianigaini
Il connubio col coach senese Simone Pianigiani, in sei anni di convivenza, ha raggiunto livelli inimmaginabili. Oltre alle vittorie sul campo, quello che Stonerook è riuscito a dare nella quotidianità alla Montepaschi non è ripagabile da nessuna cifra scritta su di un contratto. Non è un azzardo dire che senza Stonerook, Pianigiani non sarebbe l’uomo dei record del basket tricolore. Ogni insegnamento in palestra, ogni aggiustamento tattico, ogni scelta offensiva della Montepaschi degli ultimi sei anni sono partiti dal fatto che sul parquet ci sarebbe stato Stonerook e non solo sul parquet come vediamo dalla foto ...
L'abbraccio fra Pianigiani e Stonerook
Al termine di gara 5 della finale scudetto, quella del sesto titolo consecutivo, dopo una gara da protagonista nonostante la schiena sempre più scricchiolante, dopo la sua ultima gara con 11 punti e un 3 su 5 chirurgico nei momenti top della partita, "Stoney", il ricciolone # 20 della Mens Sana, abbraccia il suo coach, il compagno di un viaggio che da quel momento non ha più mete ...è l'ultima fermata.... e tutti sugli spalti lo percepiscono.
Shaun in treno accanto a Bootsy
Se poi con una partita a poker sul pullman, memorabili stando ai racconti quelle con Mc.Intyre ed Hawkins, o con una gara di tiro durante gli allenamenti o il preriscaldamento in questi anni è riuscito a spillare qualche banconota ai compagni, è stato il giusto premio ad un giocatore che nei decenni a venire verrà raccontato alle nuove generazioni come “si, bravo questo, ma in difesa Stonerook se lo sarebbe mangiato a colazione”.
Buon viaggio "Stoney" il treno della vita ti porta altrove ... ma sappiamo che quando meno ce lo aspettiamo tornerai ... e non di nascosto !


.... ma tieni bene a mente "Stoney": tutto bello, tanti bei ricordi, una bella storia ma, come tu sai, non è priva di macchie ....


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