I dodici anni che hanno sconvolto il basket italiano e in parte europeo

2007 - ROMA VENNE A SBANCARE TRE VOLTE SIENA MA NEL PIU' BELLO CI FU IL CAPOLAVORO BIANCOVERDE ORCHESTATO DA PIANIGIANI

Domenica 15 ottobre 2006, la prima a Siena.
Terrel Mcintyre e Jo Forte guardie, Romain Sato e Shaun Stonerook ala piccola e ala grande, Ben Eze centro. Rimas Kaukenas sesto uomo. Questo è l’inizio dell’era Pianigiani, l’epoca dei record, tanti. Di partite vinte in una stagione, di partite vinte consecutivamente, di partite vinte nei playoffs ecc. ecc.
La prima a Siena è contro la Teramo dell’amato Dalmonte, e finisce con una tripla vincente di Terrel McIntyre a 1 secondo e 72 centesimi dalla fine! Buon segno! Pianigiani nel corso delle settimane emerge come il protagonista numero 1 di questa stagione. Coinvolge tutti e chiama tutti a dare il loro contributo.
Così a Dicembre quando TMac e Eze non stanno bene Simone rimescola i quintetti e contro Capo D’Orlando Baxter e Boisa, figli della deludente stagione precedente, danno un'altra versione di loro stessi, 15 punti a testa per sorprendere Perdichizzi. In più ci mettiamo un Datome che entra dalla panchina e segna 10 punti in 17 minuti con la sua strabordante carica.

Jo Forte, stella di North Carolina, scelto dai Celtics al primo giro di scelte 2001 e da essi rinnegato, vive con Simone il momento più equilibrato del suo grande talento mescolato a immaturità.

A metà dicembre solo la Virtus Bologna, rinata ad appena 3 anni e mezzo dal fallimento, tiene il ritmo della Mens Sana. Terza l’Armani MI, quarti i campioni in carica della Benetton, poi il vuoto, Roma compresa.
A Gennaio contro la Montegranaro/Ancona di Pillastrini è Carraretto a uscire dalla panchina e decidere il match per tenere l’imbattibilità casalinga, che si dilata a tempi lunghissimi ma il tocco più personalizzato di Pianigiani si evidenzia il 7 aprile contro Biella, quando fa volontariamente partire Jo Forte come playmaker mettendo guardia titolare Kaukenas e tenendo in panchina McIntyre. La sua spiegazione è che il pressing sui portatori di palla dell’Angelico avrebbe logorato Terrel il quale invece doveva essere tenuto lucido per la seconda metà di gara, e allo stesso tempo Jo Forte schierato come play si vede evitare lo scomodo scontro diretto con Reece Gaines, guardia titolare e capocannoniere Biellese. Tattico oltre che psicologo, Simone.
Quel 2007 vede come unico neo la trasferta estenuante di Kazan che costa l’eliminazione nei quarti di finale della ULEB Cup per mezzo dei gemelli Lavrinovic. Era riuscita l’impresa di vincere a Mosca col Khimky con un jumper da 5 metri di Kaukenas nei tempi supplementari, ma il Kazan è oggettivamente una squadra da Quarti di finale di Euroleague più che ULEB Cup. Comunque è un 2007 orfano dell’Eurolega e vede quindi in realtà il tema principale collocato nella corsa scudetto, e in particolare nella semifinale scudetto con la V Roma.
Impossibile dimenticare la voce della bella Paola Elisse di SKY che echeggia nella stanza: ”…e per la terza volta consecutiva la Virtus Roma viene a sbancare Siena nei Playoffs…”
Pianigiani compie quello che ho sempre definito il suo miglior capolavoro: ribaltare mentalmente il concetto di sudditanza nei confronti di una sfida Playoffs con Roma che poteva a questo punto essere un fattore irrecuperabile. In gara 2 a Roma, di fronte a 10250 spettatori la Mens Sana al “pronti Via” scatta avanti sul 2-18 e ammutolisce il PalaEur. Sato mette la museruola a Bodiroga, Forte tiene Hawkins a 10 punti e e per gli uomini di Repesa cala il buio.

Poi l’ indimenticabile gara 3 di Siena, quella dei tre supplementari. 114-108.
Domanda: emoziona di più la tripla di Carraretto sul terzo OverTime, oppure il “tap in” ora chiamato “put back”, di Eze per pareggiare il secondo, o preferiamo il pallone che ballonzola drammaticamente sul ferro, ed esce sul tiro di Chatman alla sirena dei regolamentari? A distanza di 7 anni ripensandoci, questo tiro è molto simile a quello di Jerrels del 26 giungno 2014 contro l' Olimpia Milano che gelò tutta Siena.
La finale con Bologna è una cavalcata trionfale, con l’emozione da ciliegina sulla torta derivante dal fatto che la Virtus, onorando il suo nome e il suo spirito battagliero, in gara 3 a Siena va al riposo sul +11 costringendo la Mens Sana a un commovente ed intensissimo terzo quarto, dove l’atmosfera del PalaEstra buca le televisoni le radio e quant’altro per entrare diretta nelle case. Resta un indimenticabile sbandieramento bianco verde, ma è solo l’inizio…

FOTO: 1) Simone Pianigiani debutto vincente 2) Joe Forte, classe e sregolatezza 3) Marco Carraretto dopo la tripla al terzo over-time vs Roma 4) Pianigiani e Rombaldoni fra gli sportivi dopo la vittoria dello scudetto

scritto da Rudi Simonelli



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