I dodici anni che hanno sconvolto il basket italiano e in parte europeo

2014 - LA STAGIONE DELLA RABBIA, DELLA VOLONTA', DELL' AMORE ... POI IRONIA DELLA SORTE O DISEGNO HOLLIWUDIANO ?

11 maggio 2014. In questa data è racchiusa una intera stagione. Ironia della sorte o disegno Holliwoodiano, l'ultima giornata di campionato nella stagione regolare 2013/2014 mette di fronte Mps Siena-EA7 Armani Milano, rispettivamente 2° e 1° in classifica. Come siamo arrivati a tutto questo?
Per raccontare il capolavoro di Crespi bisogna risalire allo spartiacque rappresentato dal 19 dicembre 2013, Firenze, Mandela Forum ultima giornata della stagione regolare Euroleague. Marco Crespi ha fatto crescere una squadra acerba trasformandola in una squadra che si sta giocando l’accesso alle top 16.
E’ arrivata qui dopo aver perso le prime 4 partite consecutive, la fase acerba, appunto. Poi, il lavoro, la pazienza, la fiducia e la passione; la MPS diventa autorevole protagonista. Vince a Malaga con una perfetta esecuzione che libera Viggiano per il buzzer beater, a Instanbul il pallone della vittoria rimbalza forte sul ferro ad uno splendido Hackett, ma ci si vendica contro il Bayern di Monaco e contro lo Stelmet ancora con un buzzer beater di Viggiano ancora perfettamente messo in condizione di tirare “aperto” da un assist di Hackett.
A questo punto la Mens Sana va a Atene, contro i consolidati rivali dell’Olimpiakos giocando una partita quasi perfetta. Avanti tutto il primo quarto la MPS viene sorpassata solo al 12° per poi riprendersi il vantaggio su una tripla di Ress al 14°. Da quel momento sempre in testa, il massimo vantaggio,37-51, su un lay-up di Spencer Nelson nel 3°Q. A poco più di due minuti dalla fine un canestro di Erik Green tiene la MPS sul 61-70, è un vero peccato perdere sulle sfuriate finali di Spanoulis.
Comunque tutto è ancora in gioco, si arriva all’ultima del 2013 e questo è il commento del sito ufficiale Eurolega: “In un finale che sarà a lungo ricordato da tutti i fan dell’Euroleague, l’Unicaja Malaga batte la Montepaschi Siena a Firenze, a seguito di un buzzer beater di Jayson Granger che sfrutta il tabellone su un tiro a una mano in corsa. Il risultato restringe ancora di più la classifica del girone C, assegnando il terzo posto al Malaga e eliminando una MPS che si sarebbe invece qualificata con la vittoria.”

La sconfitta rende inevitabile l’addio ad un Daniel Hackett le cui lacrime vengono immortalate dalla copertina di Mesesport ma la reazione della Crespi Band è di quelle storiche: il 23 dicembre vince a Sassari prendendosi il primo posto in classifica; parte in quintetto Davide Cournooh e ci sta a meraviglia in quel contesto, poco dopo arriva Marquez Haynes, che aggiungerà cuore e talento. Alla Final Eight di Milano, al Forum di Assago in finale non c’è l’Armani MI ma la MPS Siena, per la sesta volta consecutiva in finale di Coppa Italia, ed anche questo è un record.
Sarà Sassari a vincere, ma dopo essersi portata a +20 dovrà sperimentare l’orgoglio e il carattere Mens Sana. Haynes con 9 assists, Josh Carter con 12 punti e 7su 7 ai liberi nel 2° tempo e Ben Ortner con 17 punti e 13 rimbalzi riportano Siena a -3 per i brividi finali. Merita Sassari che però in campionato dovrà venire a Siena e perdere, cedendo il secondo posto in classifica nonostante tutto.
Ed eccoci al 11 maggio: il turbine di emozioni è potente. Nel mio iPhone è custodita la sequenza, che passa dalle targhe ricordo regalate a Moss, Hackett e Kangur fino alla improvvisa apparizone di Bobby Brown in borghese, passando per un indimenticabile canto della Verbena.
Poi il clamoroso Funerale “Live”, nel bel mezzo della partita. Tutti in nero, i quasi 6000 presenti, tutti in nero a chiedersi: chi ha ucciso la Mens Sana Basket?
Un grido nel silenzio accusa Banchi ma è uno sporadica voce. Non sta li la realtà, anzi in realtà la Mens Sana Basket è più viva che mai in una straordinaria schiacciata di Marquez in faccia a Gentile. Il duello è rimandato alla 8° Finale consecutiva della Mens Sana.
Il canestro di Curtis Jerrels di gara 6 supera nel dolore del mio cuore quello di Lorenzo Carraro nel gennaio del 1979 che di fatto ci escluse poi dalle primi semifinali scudetto della storia, supera quello di Antoine Rigadeau nella prima finale Mens Sana della storia in Coppa Italia a Forlì 2001, supera in dolore anche quello di Massimo Bulleri nella prima Euroleague Final Four, a Barcellona nel 2003.
Nulla può essere paragonato alla coltellata di Jerrels, mentre Matt Janning si piega a metà campo e rivede il suo tiro, perfettamente eseguito pochi secondi prima, entrare e venire sputato fuori dal ferro. Questi ragazzi sono gli ultimi di una serie iniziata nell’estate del 2006 e finita in quella del 2014. 8 Finali Scudetto consecutive, 6 consecutive in Coppa Italia, e 4 Final Four di Eurolega. Adesso non resta che non scordarseli mai.

FOTO: 1) Coach Marco Crespi, passione, amore, competenza 2) Daniel Hackett al Mandela Forum a fine gara ... poi il pianto 3) Un "funerale sportivo" interruppe la gara 4) Mat Janning e Crespi ... disperazione e consolazione (per un tiro sputato dal ferro!)


scritto da Rudi Simonelli