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FIP: PRIMA TAPPA L'11 GENNAIO

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Come già comunicato nelle News attuali del 5 gennaio [APRI] il CONI ha accolto la richiesta di integrazione presentata dalla FIP per allargare al ritorno agli allenamenti e alle competizioni la serie C (Gold e Silver), la B femminile e le categorie delle giovanili che dispongono di una finale nazionale (inserendola nell'elenco di "Eventi e competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale").
Non è cotta e mangiata, comunque. Il prossimo passo sarà la pubblicazione di un nuovo protocollo e poi vedere, in base a questo, come rispondono le diverse società

Intanto lunedì 11 gennaio dovrebbe esserci una riunione in casa FIP con i responsabili regionali per la stesura dei calendari e dei format da utilizzare.
La strada quindi per iniziare un campionato è ancora lunga, ma la ventata di ottimismo positivo è innegabile. Speriamo di vedere in campo qualche torneo per la fine di febbraio.

QUALI SONO I PROBLEMI
I principali li dobbiamo evidenziare anche se diventano tali per le difficoltà societarie tipicamente italiane, del nostro movimento.
  1. Il Covid mette a nudo i vecchi problemi. Chi non ha le risorse economiche adeguate non potrà affrontare le spese, non certo impossibili, che il covid richiede. Pertanto verrà ridisegnato un campionato a cui parteciperanno solo quelle società in grado di affrontare queste spese. Le altre resteranno ferme. Le tre senesi, Mens Sana, Virtus e Costone saranno in grado? Probabilmente lo sono anche se saranno a fare i conti.
  2. Questa volontà e possibilità di partecipare al campionato dovrà essere confermata al "rappresentante regionale" che la mattina dell'11 gennanio si metterà in contatto (video-conferenza) nella riunione in ambito FIP. Se i rappresentanti non hanno chiaro le volontà ed i problemi delle singole società della loro regione sarebbe tempo buttato via, sprecato. Considerazione banale ma non scontata nella nostra realtà italiana.
  3. Già in partenza potrebbe crearsi confusione: la Federazione dovrebbe fornire un protocollo ad hoc - visto che le autocertificazioni una volta previste non hanno più motivo di esistere. Da qui ogni club potrà farsi un'idea dei costi che dovrà sostenere (tamponi in primis, anche fossero quelli rapidi). Tamponi da effettuare il venerdì prima della partita. Si riuscirà a trovare un equilibrio? O si comincerà a sfoltire le righe?
  4. Ricordiamo che la sicurezza resterà la cosa prioritaria, la prima da rispettare. Quindi importante è anche sanificare gli ambienti. I costi di sanificazione degli ambienti a chi saranno in carico? Alle società o ai gestori (impianti comunali - nella maggior parte dei casi) ?
  5. Dovrà esserci anche una struttura medica all'altezza da dover costituire perchè non poche sono le cose da fare. E se il costo di gestione dovesse risultare sproporzionato sono molte le società che entro il termine del 18 gennaio preferiranno passare la mano.
  6. Alcume società dovranno anche ridefinire i propri organici perchè alcuni giocatori fuori sede potrebbero rinunciare ad affrontare un periodo con ancora molte incertezze. Questo aspetto potrebbe interessare anche alcuni giocatori fuori sede che si erano impegnati con le squadre senesi. Lo sapremo nei prossimi giorni.
  7. Chi decidesse di ripartire si troverà a dover fare per almeno una quarantina di giorni sedute di allenamento prima di poter mandare in campo giocatori fermi, ormai, da tempi.
   Un campionato non potrebbe cominciare prima di marzo.




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