Se dopo Quarrata abbiamo eclissato, oscurando le cose che proprio non ci erano piaciute per cercare una spiegazione al pesante passivo, oggi dopo ’Empoli2 (la seconda squadra Use) un paio di focus game li dobbiamo fare non facendoci prendere dai “se” e dai “ma” che ci riporterebbero al silenzio. E’ vero che questa squadra era creata e costruita per affrontare un campionato di serie D, e vero che era stato ben detto che sarebbe stato un campionato di transizione, di verifiche; tanto per misurarsi con le altre in questa C silver. Ed è altrettanto vero che le quattro vittorie iniziali non hanno cambiato nulla sulle considerazioni dette sopra ed il sottoscritto crede ed è convinto che le quattro vittorie siano state accolte e recepite dalla tifoseria come “fieno in cascina” per tempi più difficili e nulla più.
Quindi non drammatizzare (perché non c’è niente da drammatizzare) ma analizzare.
Il focus game cade su quei 4’ in cui siamo finiti a -15. Non ci è piaciuto quell’annegamento del terzo quarto sotto una serie di triple avversarie subite senza offendere, anzi, meglio dire … senza difendere. Pinzani acquista tanta fiducia da sembrare Steph Curry, una bomba dietro l’altra col supporto poi di Ghinzani e Berti. Nel framezzo di quei 4’ c’è stato un time out di coach Binella nel tentativo di porre rimedio, c’è stato un cambio delle carte in tavolo (avvicendamento di giocatori) ma risultati positivi non ne abbiamo visti.
In difesa abbiamo avuto conferma, dopo Quarrata, che i singoli non brillano certo in predisposizioni difensiva. Parliamo di predisposizione perché non possiamo trovare la scusante della fisicità: Empoli ha tirato da fuori con il solo grande vantaggio di avere l’uomo oltre un metro e sempre in ritardo sul lato debole.
Altro focus game: l’apporto degli over in partita. Con Quarrata abbiamo visto quanto quel Toppo sia importante in quella squadra. Importante è poco, meglio dire determinante. Come determinante è stato un altro 41enne, Ghinzani, nella partita del Biancorosso Empoli.
L’importanza degli over la misurammo anche noi nella passata stagione in promozione: Dolfi, Sprugnoli, Franceschini, (prima dell’infortunio) …. quest’anno il new-entry è Benincasa che purtroppo è entrato in squadra con una marea di problemi a rimorchio dovuti al grave infortunio. Importante è non chiedergli adesso quello che lui non è in grado di darci e lo stesso Duccio non deve prendersi delle eccessive responsabilità (abbiamo visto quali sono state le risposte del campo).
Avevamo poi visto come questa Mens Sana i vari leader se li era trovati in partita nel coinvolgimento generale: Pannini, Sabia, Collet, Iozzi, Gelli. Facciamoli sentire tutti importanti perché questa e la nostra realtà: stelle e leggende della categoria non ci sono quindi solo col gruppo, aiutandosi in difesa come in attacco possiamo tornare a vincere.