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Caliani: il nostro domani

DATA: 27/04/2020
FONTE :
Bks | Stefano Fini
FOTO:
Il d.s. Riccardo Caliani



Alcune volte basta una parola per conoscersi meglio. E' questo il principale obbiettivo di questa intervista fatta a Riccardo Caliani, direttore sportivo della Mens Sana Basketball.
Una serie di parole che suggeriamo come input al d.s. per mini-temi da svolgere. Diamo una sola indicazione: ogni parola
deve avere una duplice risposta, una su quello che sta accadendo nel contesto generale della nostra attuale quotidianità, ed una nel contesto più limitato del basket, della Mens Sana.
Partiamo :

Redazione: MI MANCA ...
Riccardo Caliani: " - Mi manca la normalità, il tornare a fare una vita regolare. Credo che sia una cosa che oggi abbiamo scoperto essere molto più preziosa di quanto pensavamo potesse essere fino a quando non è cominciata questa emergenza (Coronavius).
- Nello specifico Mens Sana, mi manca la mia continuità, l'andare al palazzo, in palestra, vivere quelle emozioni che soltanto la pallacanestro riesce a regalarti".   

Redazione: FILE ....
Riccardo Caliani: " - Cerco di evitarle per quanto mi è possibile, non necessariamente per motivi di sicurezza. Sinceramente non mi stanno particolarmente simpatiche per cui, per quello che posso, cerco di evitarle. Faccio, se posso, la spesa on-line, per telefono  o quant'altro. Però purtroppo temo che sia qualche cosa con cui dovremo imparare a convivere.
- Per quanto riguarda lo sport spero che possano tornare ad esserci le file per venire a vedere lo sport dal vivo; cosa che in questo momento non è certa. Soprattutto non è certo con quale tempistica si possa tornare a fare sport con tranquillità, soprattutto a livello dilettantistico e giovanile."  

Redazione: (PIAZZA DEL) CAMPO ....
Riccardo Caliani: " - Parto dalla Mens Sana. Tutti i ricordi legati a momenti particolari, festeggiamenti, legati alla Mens Sana mi portano in piazza del Campo. Dalla Coppa Saporta 2002 e primo scudetto 2003, che ho vissuto da spettatore, fino alle cene fatte in vari ristoranti per le vittorie di celebrazione negli anni in cui lavoravo per la "vecchia" Mens Sana; la vittoria per il campionato di serie B, al Conad Sapori & d'intorni, la presentazione della squadra di quest'anno che ha significato la nuova ripartenza fatta in piazza del Campo al ristorante FonteGaia. Lascio per ultima, perchè ha delle emozioni particolari, la cena che abbiamo fatto dopo gara 7 persa a Milano nel 2014, una cena surreale! perchè avevamo perso la possibilità di conquistare lo scudetto ed il modo in cui l'avevamo persa … oggettivamente surreale! Al di la dell'amarezza c'era la percezione da parte nostra e da parte della gente che venne a salutarci, che avevamo comunque fatto qualcosa di emozionante.
- Piazza del Campo oggi ... vederla così vuota da molta tristezza anche se ci fa scoprire alcune bellezze della piazza che quando è popolata da persone facciamo fatica ad apprezzare. Il suo fascino supera tutto ... domina il male."

Redazione: L'AVVERSARIO ....
Riccardo Caliani: " - Il coronavirus in questo momento è l'avversario principale per tutti contro il quale dobbiamo combattere. Schierarci in maniera unita. Tutti con un unico obbiettivo ... e credo che la capacità di sconfiggere questo comune nemico potrà aiutarci per una ripartenza. Sarà molto difficile perchè l'avversario non lo conosciamo bene e la conoscenza di quello che affronti, come nello sport, è importante per vincerlo.
-  Nel contesto sportivo, nel prossimo futuro, l'avversario sarà sicuramente la crisi economica. Questo perchè ritengo che il mondo dello sport dovrà fare i conti con quello che questo virus lascerà nel mondo imprenditoriale, in termini di difficoltà nella ripresa, di ritrovate capacità produttive.  Come uscirà il mondo imprenditoriale da questa fase sarà fondamentale perchè questo si porterà dietro tante altre realtà a rimorchio, come lo sport finanziato dalle imprese.  
Nella storia, sui campi da basket, l'avversario, il “nemico” più nemico direi Cantù per quanto la rivalità fra i tifosi abbia messo a repentaglio più volte la sicurezza nello svolgimento delle partite e di chi ne faceva parte. Ricordo uscite dal Pianella di Cantù abbastanza complesse come arrivi abbastanza complicati a Varese. A livello europeo invece direi il Maccabi Tel Aviv perchè è stato l'avversario, la squadra contro la quale abbiamo sempre combattuto punto a punto ma non abbiamo mai vinto fuori casa."

Redazione: I NUMERI ....
Riccardo Caliani: " - Quaranta perchè in questo momento mi ricorda la quarantena che è entrata a far parte della nostra vita; anche se non si tratta di quaranta giorni ma saranno molto di più... ed il fatto di contare i giorni prima di poter uscire è una cosa che non eravamo abituati a fare, ma che oggi ha un valore importante. Sicuramente i numeri in questo momento li leggiamo in negativo, situazioni poco belle, numero dei contagi, numero dei decessi ecc.
- Per quanto riguarda il basket mi viene subito in mente milletre che è il numero degli spettatori che abbiamo fatto nella partita di quest’anno contro il Libero Basket, che ha rappresentato il record degli spettatori stagionali. Mi piacerebbe che nella prossima stagione si potesse ripetere, anche se non sempre, un numero così importante.
Nei numeri la nostra pallacanestro è abbastanza esplicita e chiara almeno per la prossima stagione. La nostra sarà una realtà numerica molto simile a quella di quest'anno; non ci sono molti dubbi. Noi siamo convinti che la prossima stagione siamo in grado di farla e chiederemo l’ammissione al campionato di serie D. Il dubbio poteva esserci se fossimo stati in trattativa con qualcuno che avrebbe potuto portare cifre importanti (uno sponsor da 300mila euro). La realtà non è questa per cui non ci sono dubbi. Al momento attuale la nostra certezza è quella di avere le possibilità per fare il campionato di serie D.    

Redazione: ERRORI ....
Riccardo Caliani: " - Sull'attuale .... ho questa convinzione e mi sento di esprimerla. L'errore nel contesto coronavirus: mi sembra che all'inizio abbiamo un po’ sottovalutato la situazione che si stava affacciando. Trattato l'argomento con un po’ troppa sufficienza. Forse se avessimo agito in maniera un po’ diversa, con la giusta dimensione del problema sin dall'inizio, forse potevamo controllare meglio questa pandemia. Ma non è ancora finita e dobbiamo stare attenti a non commetterne altri di errori, che avrebbero conseguenze molto serie.
- Nel contesto della recente Mens Sana l'errore , come tale, è stato quello di pensare che sarebbe stato facile trovare le risorse per fare sport a livelli importanti. Purtroppo invece è molto difficile. E temo che, dopo questa pandemia, possa esserlo ancora di più per tutti. Non solo a Siena.

 
 
 
 
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