1975 - CECCHERINI E LA MONETINA

Alberto Ceccherini con l'allenatore Zorzi
Domenica 12 ottobre 1975, Palasport di Bologna. E' il quinto minuto del secondo tempo, la Sapori Mens Sana conduce per 45-44 contro la corazzata Virtus. C'è un rimbalzo difensivo di Ceccherini che, raccolto il pallone si gira fulmineo per partire in contropiede, senza accorgersi che dietro di lui è piombato Antonelli (Sinudyne Bologna). Inevitabile scontro, inevitabile fischio degli arbitri che attribuisconi il fallo ad Antonelli. Putiferio sulle gradinate, lancio di oggetti in campo, crollo improvviso di Ceccherini probabilmente colpito al capo da una monetina lanciata da uno spettatore. Trasporto all'ospedale (diagnosi: contusione occipitale) ricorso della Sapori, sconfitta a tavolino per 2-0 della Sinudyne.
Il nome dell'involontario protagonista di tutta questa vicenda finisce su tutti i giornali ed anche i meno attenti si accorgono che in serie A gioca anche Alberto Ceccherini, 21 anni, 1 metro e novanta di altezza, toscano, anzi senese, autentico. In ogni caso Ceccherini si merita tutta l'attenzione che invece si è procurata soprattutto come bersaglio dei... franchi tiratori del tifo virtussino.
Il coach Cardaioli, a seguito dell'infortunio del playmaker Massimo Cosmelli, è stato costretto a lanciarlo definitivamente nel quintetto-base; così s'è ritrovato tra le mani un uomo molto valido in più, quale molto probabilmente lui stesso non si aspettava. Sorpresa? Per chi segue e capisce di basket no!!
Meraviglia, invece, il comportamento del pubblico di fede virtussina notoriamente calmo e sportivo; ma quando arriva Siena, chi sa perchè, qualcosa cambia.


estratto dal Corriere dello Sport "Quando la fama è una monetina" di Dario Colombo

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