RUDY E DANIEL - I CASI DEL DESTINO

Rudy e Daniel Hackett
Nell'estate del 2012 Daniel Hackett, uno dei prospetti più interessanti del basket italiano in quegli anni viene ingaggiato da Siena dal dott.re Minucci sempre pronto a fiutare affari e talenti. Oltre trenta anni prima una storia simile era capitata ad un altro Hackett, un certo Rudolph, giocatore statunitense che all'epoca fu scoperto ed ingaggiato da Maurizio Gherardini, altro grande dirigente del basket italiano poi manager dei Toronto Raptors.
Quel Rudolph non è altro che il padre di Daniel e conosciuto per l'italico stivale come "Rudy", professionista del basket che dopo la Aba e la Nba nel 1979/80 sbarca in Italia e si costruisce una carriera.
Il caso vuole che, come Daniel, anche babbo Rudy avesse avuto a che fare con Siena e con i suoi personaggi. Infatti il giocatore fu preso da Gherardini ma fu fortemente voluto da Ezio Cardaioli, coach senese alla guida della jolly Forlì, società per la quale entrambi lavoravano. Hackett, che veniva dalla Syracuse University, aveva giocato nel nord della Francia con ottimi risultati e con una condotta morale esemplare (considerazione fondamentale per il tecnico senese). Cardaioli ricorda che del giocatore gliene parlò molto bene una mattina, per il Corso di Siena, il professor Guido Sani, ex giocatore del mitico Costone di Brenci. L'aveva visto giocare in Francia, dove il professore era stato a studiare; il "Carda" si fidò di Guido, in fin dei conti il basket lo conosceva bene, e volle Hackett senza neanche provarlo. Questo è l'antefatto che ha dato vita a tutto il resto... ad una carriera professionistica in Italia che lo ha portato a realizzare 3.958 punti, e ad un incontro sentimentale importante con l'italianissima Lina, poi sposata nel 1987, dalla cui unione nacque Daniel.
Ritroviamo Siena nel percorso di Rudy Hackett anche in un altro momento importante della sua vita; quando, appese le scarpette al chiodo nel 1989, decise di intraprendere la professione di allenatore. Un breve periodo iniziale di questa sua nuova esperienza professionale la passò a Siena in un momento storico della società non certo fra quelli migliori.
Per gli strani casi che ci riserva il destino, ventitre anni dopo, il figlio Daniel torna dove passò anche il padre, stessi luoghi e stesse persone.


tratto dalle memorie cestistiche di Ezio Cardaioli