Valerio BIANCHINI


1992 - IL "VATE" CI DETTE LA PATENTE DI GRANDE CLUB

Valerio Bianchini soprannominato "il Vate" è stato il primo allenatore nella storia della pallacanestro italiana a vincere tre scudetti con tre squadre diverse. Bergamasco di nascita, milanese di adozione, romanista per scelta. Nella città capitolina una volta conclusa la carriera di allenatore si è dedicato a numerose attività extra-basket fra cui lo scrittore ed il commerciante (una libreria nel centro di Roma).
Nel 1992 dopo i successi degli anni '80 è passato come una stella cadente anche da Siena; la sua non è stata una stagione fortunata ed è rimasto dopo quell'anno il sapore amaro di una occasione persa.
Bianchini ci dette però per primo la patente di grande club, anche se eravamo ancora piccoli, portandoci di peso alle final four di Coppa Italia, a Forlì, dove rischiammo di fare lo sgambetto alla Benetton di Kukoc, proiettandoci quindi in Europa.
Con lui e Darren Daye il basket si fece più spettacolare, più scoppiettante, anche se spesso troppo edonistico, fine a se stesso, ma però e soprattutto, dopo la favola incantatrice del Dado, il Vate non riuscì a instaurare alcun feeling con i tifosi organizzati.
Ricordo ancora con raccapriccio una riunione al Club della Verbena in via dei Rossi, alla vigilia della sfida con Rimini che valeva mezza promozione. Avevamo raccomandato a Valerio di volare basso, se non proprio a chiedere scusa per sue prese di posizione e convincere così il "commando" a rinunciare allo sciopero del tifo. Il "Vate" esordì con il linguaggio immaginifico di Shakespeare e l'orazione di Marco Antonio sull'urna di Cesare. E sciopero fu !


Robero Morrocchi