1979 - CARLO RINALDI - PRIMI PER LA PRIMA VOLTA CON L'ARMATA DI VARESE.
Una carriera difficile quella di Carlo Rinaldi, ma anche un basket sofisticato, per certi versi avvenieristico, il suo. Con lui siamo stati almeno una volta nella vita ai vertici accanto all'invincibile armata gialla di Varese, quella di Morse e Meneghin-padre, prima che qualcuno scoprisse il soffio al cuore di Fernstein (Eric ha poi vinto l'anello Nba con i Boston e, a quanto mi consta, si diverte ancora a giochicchiare nei playground americani), e l'allora Antonini fosse costretta a fare a meno del suo "artiglio".
Carlo Rinaldi tornò a Siena una seconda volta, ma in questa occasione ebbe meno fortuna. Fu esonerato a metà stagione, reo di aver voluto un certo Jim Johnstone in pivot e Curtis Berry in ala per poi chiamare lo svogliato Kupec per salvare una barca che faceva acqua da tutte le parti.
Carlo aveva un sogno, quello di aprire una libreria dove vendere i romanzi che solo a lui piacevano tanto. Non so se c'è riuscito. Fino a qualche anno fa si faceva in quattro per far rinascere una società di basket, degna di questo nome, ad Ancona.
Roberto Morrocchi
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