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SIENA Archivio 2000
FONTE :
Basketsiena.it | Stefano Fini
FOTO:
Larry Middleton, Sandro Dell'Agnello,
Silvester Gray
Ducato Mens Sana 1999/2000, la squadra che ci stava portando nel nuovo millennio, e nei desideri di chi l'aveva costruita e dei suoi tifosi avrebbe dovuto essere già qualcosa d'importante, una squadra che qualche soddisfazione l' avrebbe potuta dare già da subito.
Mens Sana 1999/2000: un gruppo che era il completamento di un lavoro iniziato l'anno precedente. Squadra affidata ad un coach architetto anche di belle speranze nel mondo del basket, Fabrizio Frates. Squadra composta da: Travis Mays, proveniente da Pistoia (statunitense con passaporto italiano), Sylvester Gray, "Maciste", "usa" già avuto da Frates a Gorizia, un bronzo di Riace AAA (alto, atletico, amabile), Massimo Minto, ala tiratrice da tempo più volte bramato e che spesso nel passato aveva fatto molto male da avversario ai biancoverdi. Poi i confermati Larry Middleton, quello che non voleva giocare con i più deboli per dimostrare di essere più forte, da Roma Emiliano Busca, play bravo ma non fortunato che proprio in questa stagione riportò l' infortunio del fine carriera; ed ancora Paolo Alberti che si era rifatto il nome nel difficile campionato greco con l'AEK Atene, "Sandrokan" il capitano Sandro Dell'Agnello con una carriera d'oro alle spalle, il rivoluto pivot bonsai John "Toro" Turner, ed i due baby di belle e date sicure speranze, Rossetti e Pilotti .... una squadra non affatto male !!!
La concorrenza era di quelle micidiali. In quelle stagioni il basket del Bel Paese non era secondo a nessuno e la Kinder Virtus Bologna, la Paf Fortitudo Bologna e la Benetton Treviso guardavano tutte le altre dall'alto in basso in Italia come nel resto del Vecchio Continente.
La nostra Ducato Mens Sana non ci stava; non ci voleva stare alle spalle, a fare da damigella alle "belle tre" e dette il via alla scalata. Una Mens Sana con tanti americani, una squadra che poteva avere le carte in regola. Tutto da verificare .... tutto da valutare nel corso dell'anno.
L'avvio di stagione fu dei migliori con 21 punti di scarto inflitti alla Bipop-
Da Trieste tornammo però con sensazioni opposte. Vincemmo ma già quella vittoria, per come era maturata, avrebbe dovuto farci capire che "squadra da manicomio" sarebbe stata quella Mens Sana targata Ducato; a Trieste prima soffre, poi cade, si rialza, sembra crollare ed alla fine strappa con le unghie la vittoria (70-
Arriva la vittoria, ma vittoria sofferta e rocambolesca. Una squadra da manicomio che può fare tutto come il contrario di tutto, ovvero nulla.
Quella Mens Sana da "manicomio" si confermò tale nel turno successivo: arrivò al PalaMensSana la forte Paf Fortitudo Bologna di Carlton Myers, Arturos Kanisovas, Gregor Fucka, Gianluca Basile, Giacomo Galanda, Dan Gay, Marko Jaric, Robert Fulz; il tutto guidato da Carlo Ricalcati. Ti aspetti una Mens Sana pronta nella fase offensiva con tanti giocatori con punti nelle mani ma carente nella fase difensiva nel contenere tanti forti giocatori. Si perse facendoli fare solo 65 punti ma facendoli soli 59. Squadra da manicomio !!
Dopo quella partita crollarono i sogni, tornammo con i piedi a terra; il manicomio comportamentale, di prestazioni, della squadra gradualmente generò contestazione (soprattutto nei confronti del coach "Osso" Fabrizio Frates). Ma quella sconfitta scancella-
Ma una squadra da manicomio, in quanto tale, può far tutto e poco dopo, prima ancora della partita di ritorno a Bologna, squadra e popolo biancoverde godettero per la "ringollata".
Era il 26 gennaio e le due squadre si incrociarono nei quarti di finale di Coppa Italia. Fortitudo logicamente determinata a vincere logicamente non solo la Mens Sana ma soprattutto la Coppa Italia 2000. Ma la beffa era dietro all'angolo e quella Ducato Mens Sana la batte di 1 punto 74-
Poi quella Mens Sana da manicomio logicamente si squagliò come neve al sole perdendo di 30 punti (95-