UN PRETE MUORE NELLA LOCANDA DELLE MERETRICI

- "Adì 26 Luglio 1587. Pomphilio Arciprete di Massa il quale morse a la Sapientia à camara Locanda..."(AAS, 1105, n.211). - Non è un caso che un prete morisse in una locanda nella Sapienza, uno dei quartieri battuto maggiormente dalle meretrici, spesso forestiere, che non disponendo di una fissa dimora, alloggiavano nei vicini ospizi. Conosciute con il nome di battesimo accompagnato da quello del paese d’origine, o con il semplice soprannome, per non incorrere nelle sanzioni legali, dovevano essere iscritte al "Libro" e pagare di conseguenza una tassa annua. Fra i loro più assidui clienti, figuravano proprio gli ecclesiastici: i preti in particolare. Infatti soltanto nella prima metà del Seicento, l’inquisizione senese dovette trattare ben 142 cause a carico di religiosi implicati in crimini aventi a che fare con prostitute, tanto da portarci a supporre che il clero, oltre a trascurare il proprio apostolato, tenesse in poco conto le severe disposizioni del diritto canonico.


- Testo di un documento inedito -

Adì 8 di Maggio 1659

Io Giuseppe Molletti Prete son stato trovato dal Caporal Valerio e i suoi compagni a hore di notte una in circha, uscendo di Casa di Domenico Papei standovi dentro Caterina detta la Contessa Cortigiana e nel uscire di Casa son stato per il sospetto di essa arrestato dal sopradetto Caporale.
(AAS, Cause Criminali, 5552)



Testo ed Osterie