GLI INDIMENTICABILI:ALPHONSO FORD


26 agosto 2004, Alphonso Ford scrive dagli Stati Uniti una lettera pubblica ai suoi sostenitori italiani: "Cari amici sono nella sfortunata posizione di dover annunciare che non sarò in grado di disputare la stagione 2004-2005. Purtroppo le mie condizioni di salute non mi consentono più, a questo punto, di competere come un atleta professionista. In questo momento sono veramente grato a tutti voi e a tutti gli allenatori, compagni di squadra, tifosi, arbitri e dirigenti che, nel corso di tutti questi anni, mi hanno dato l'opportunità di competere nello sport che ho amato di più ".

Hospital Memphis
Da ben sette anni Ford combatteva contro la leucemia e per tutto questo tempo ha deliziato i parquet di Europa con le sue giocate. Una lezione unica, irripetibile. Alphonso Ford muore solo 9 giorni dopo quella lettera, nella notte del 4 settembre, in un ospedale di Memphis.
Greenwood City
Alphonso Ford nasce nel sud degli USA, a Greenwood nel Mississippi, il 31 ottobre 1971. Chi conosce la gente del profondo sud degli states ripete sempre che questa gente "dà del tu alla vita", nel senso che nonostante le difficoltà e le ingiustizie rimane fiera e dignitosa e soprattutto forte. Lo testimonia la storia dell'Alabama, dello stesso Mississippi con sue piantagioni di cotone e la stessa vita di Alphonso.
College Missisipi Valley State
Ford vive di pallacanestro sin da giovanissimo; all'università frequenta la locale Missisipi Valley State, divenendone il giocatore più rappresentativo della sua storia. Nei suoi quattro anni di college totalizza oltre 3000 punti, divenendo di gran lunga il miglior realizzatore di ogni epoca. Alphonso sarà un mito eterno al College del Missisipi Valley State.
 Copper Eagle a Greenwood
Poi i primi dollari guadagnati con il basket. Con questi può accontentare la passione segreta della sua gioventù: le auto d'epoca. Prende una Copper Eagle rossa fuoco.
 Philadelphia 76ers Arena
Viene scelto dai Philadelphia 76ers; la scarsa visibilità del suo college di provenienza e il suo fisico "normale" purtroppo incidono sulla considerazione degli scout NBA. Il coach dei Philadelphia quando lo vide disse: "Questo è nato stanco meglio perderlo che tenerlo". Non aveva imparato a conoscerlo; dietro a quell'atteggiamento dimesso, c'era una potenza disumana e ... se lo lasciarono scappare.
Alphonso Ford all'Olymphiakos
Alphonso allora decide di cercare la fortuna in Europa. Alla seconda stagione europea lo troviamo all'Olimpyakos Atene, una delle più forti. E' stato l'unico giocatore ad essere stato applaudito dai rivali cittadini del Panathinaikos.
A. Ford & Premiazione Eueroleague Barcellona 2003




Poi l'emergente MontePaschi Siena decide di puntare al vertice italiano ed europeo allestendo una grande squadra; la stella su cui si punta è Alphonso Ford. Assoluto dominatore e leader della squadra, diviene la migliore guardia della serie A e trascina Siena ad una prima storica semifinale scudetto. In Europa la stagione è ancora più esaltante; Siena raggiunge le Final Four di Barcelona e cede solo per due punti nella semifinale tutta italiana con la Benetton. Per il terzo anno di seguito Ford si laurea miglior marcatore della manifestazione; per Siena diventa un idolo.
Alphonso Ford

Ma Alphonso non stava più bene. Una sera troncò improvvisamente la frase.... "Man I am tired", sono stanco. Di fianco al bicchiere d'acqua minerale le solite pastiglie, quelle che dovevano lenire il dolore e mantenere la speranza. Alphonso sapeva. Aveva deciso di smettere ma quando dal suo agente greco arrivò l'offerta della Scavolini Pesaro volle provare ancora.
 Mississippi River




Ma l'estate successiva capì che no ci sarebbe stata più una prossima stagione. Quell'estate non toccò palla. Andava a stanare il pesce nei rivoli del grande fiume che conosceva solo lui e faceva delle beneficenze e Dio solo sa di quanta ce ne sia bisogno da quelle parti. Poi.. poi prese la sia famiglia e fece l'ultima trasferta a Menphis.

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