Le parole di Pierfrancesco Binella in settimana, in preparazione della partita contro Carrara, erano state perentorie: «Partita importante perchè prima riesci a vincerne una e prendere qualche punto di vantaggio meglo è .... sicuramente a Carrara è una partita nella quale bisognerà portare a casa la posta in palio ».
Non sono mancate le buone intenzioni da parte di tutti fuori e dentro il campo; sono mancati i contenuti che trasformano una volontà in una realtà.
Facendo il punto sulla situazione attuale però ancora nullo è definitivamente perso nell’ottica playoff. Infatti il Costone andando a vincere a Fucecchio avrebbe regalato anche ai mensanini una ulteriore possibilità di accedere ai playoff.
La corsa può essere fatta su Fucecchio che nelle tre partite rimaste deve vedersela nuovamente con il Costone a Siena, con la capolista imbattuta Quarrata, ed al PalaEstra sabato con la Mens Sana. Un percorso difficilissimo nel quale solo la partita contro la Mens Sana potrebbe avere delle possibilità di successo. Sta alla Mens Sana togliere queste possibilità. Sabato un dentro fuori dai playoff, dell’una o dell’altra, determinante.
Non vogliamo vedere una Mens Sana che rimette in piedi partite già segnate da propri comportamenti inspiegabili nei primi tre quarti . Un copione già visto nelle sconfitte di Empoli, Terranuova e Carrara; squadre non certo big della categoria se consideriamo che anche la stessa Carrara si è trovata a fare la Poule Promozione solo per i problemi di Pontedera.
Non vogliamo veder prendere “imbarcate” ingiustificabili: i 49 punti segnati da Carrara nel primo tempo non sono stati il segno di un forte attacco da parte degli avversari (ne fanno mediamente pochi più in tutta la partita) ma sono stati il segno di una difesa "nel pallone", in balia delle mareggiate offensive degli ospiti.
A Carrara non è’ mancato il colpo di coda vincente; non sono stati quegli errori finali a negarci la vittoria …. è stata soprattutto, ancora una volta, la mancanza di una difesa adeguata. Non avere un paracadute del genere crea ulteriori spaesamenti in campo ben rilevati che puoi parzialmente sopperire cambiando i protagonisti sul parquet ma che immancabilmente ti si ripresentano poco dopo.
E’ vero che nel bagaglio dei singoli non troviamo grandi attitudini difensive. Non un problema di poco conto se consideriamo che non possiamo sopperire con una maggiore fisicità o atletismo. In circostanze del genere diventa importante AIUTARSI, avere una mentalità di gruppo, avere dei meccanismi ben oliati e tempestivi dove quello che non riesce ad uno lo ottieni con l’aiuto degli altri.
L’indottrinamento di questo principio difensivo basilare non è certo mancato da parte dello staff tecnico; sul campo però i ragazzi troppe volte lo dimenticano, sia nel chiedere che nel dare aiuto; e il gioco per gli avversari diventa troppo facile perché la paura di essere lasciato lì nell’uno contro uno, che diventerebbe decisivo, fa si che concedi al rivale il metro che poi ti punisce anche dalla lunga.
Se vogliamo uscire dal buco nero delle tre sconfitte su tre nella Poule Promozione dobbiamo dare certezze alla difesa partendo dall’intensità difensiva da parte di tutti e dagli aiutii.