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IERI OGGI E DOMANI NEL DERBY DEL 66-67

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Pubblicato da in Costone-Mens Sana · 13 Aprile 2021
Tags: SerieCsilver
Costone–Mens Sana andata e ritorno. Nella macchina del tempo: nel lontano ieri, nell’anonimo oggi ed in chi sa quale domani.

Lo avevamo già detto: un derby ritrovato ma ritrovato dal lontano 1967. Ha mantenerlo vivo sono stati gli amarcord, i racconti, per lo più costoniani; poi la storia delle due società per 50 anni è stata ben diversa.  
Ma se il risultato di quello che fu tanto tempo fa è, oggi, Costone – Mens Sana 66-67 …. ben arrivino questi derby. E facendo un salto nel futuro noi li auspichiamo ai massimi livelli, li immaginiamo in palcoscenici prestigiosi.
Derby con basket-appeal così notevole sono cosa rara di questi tempi. Poi in Costone-Mens Sana il campo sembra non tradire affatto le aspettative. Pertanto un prodotto raro!
Folle pensare in grande per entrambe le società?
Nella ripartenza dall’anno zero della pallacanestro italiana, quella che vivremo nell’imminente, tutto è possibile. I soldi non li ha nessuno, tutti devono andare  a cercarseli quindi sta a noi, alla nostra operatività e capacità attrattiva. Certo è che il basket italiano ha bisogno di Siena. Ed a questa considerazione base potremmo aggiungere il prodotto Mens Sana-Costone. Sarebbe un bel prodotto anche per una A1 dagli attuali mediocri contenuti.  .   

Al derby di oggi, quello che abbiamo visto, è mancato il pubblico ma il campo ha saputo trasmetterci emozioni ugualmente forti. Ci ha meravigliato e sorpreso in tutto, a partire dal risultato. Se avessimo fatto un’indagine sulle previsioni, il 90% degli interpellati avrebbero pronosticato la vittoria del Costone. Coach Binella ha tirato fuori il meglio dai suoi, quello che non era riuscito a fare a Terranuova; coach Braccagni ha avuto risposte diverse in campo da parte dei suoi; può consolarsi nel pensare che, nello stesso giorno, poche ora dopo, l’Armani del grande Ettore ha perso a Brindisi partita e primato in classifica.

Sapevamo delle diverse ambizioni delle due società: il Costone aveva formato nei nomi un roster importante. Pensare alla promozione non era e non è un azzardo. Sapevamo quali erano gli obbiettivi della Mens Sana ad inizio stagione: permanenza in serie C silver con il sogno di raggiungerla con l’accesso immediato alla Poule A. Ci è riescita. Ma lo fa in un modo complesso, prima complicandosi la vita a Terranuova, perdendo e mostrando una involuzione nel gioco e nell’atteggiamento dei singoli. E come se non bastasse arriverà a questo match importante senza capitan Pannini e Iozzi.
Al PalaOrlandi, nella tana dei gialloverdi, viene poi fuori il match che non ti aspetti al termine di una partita tiratissima,in cui i ragazzi di Binella fanno il colpo. Sfruttano al meglio i flussi positivi e reggono bene i riflussi negativi. Ed onda su onda, con flussi e riflussi, come nella canzone di Paolo Conte, coach Pierfrancesco Binella alla fine si stende “al sole ad asciugare corpo e viso, e guarda in faccia il paradiso” … 66-67.

In partita sugli scudi un immenso Sabia. Sotto i tabelloni l'ha fatta da padrone; ha subito di tutto, anche gli eccessi arbitrali (come l’espulso Iozzi). Con la spada sempre fuori dalla guaina un immaginabile Sprugnoli. Difficile a crederci ma ormai la storia ci ha insegnato che quando indossi questa canotta biancoverde tutti danno quello che non hanno mai dato. E questo crediamo sia il caso anche di ‘Sprugno”.  
Ma se Sabia e Sprugnoli sono stati i pilastri portanti, tutto/i intorno a loro ha funzionato come un orologio svizzero senza mai strafare, con scelte giuste sia difensive che offensive.
Poi quello che non ti aspetti, i canestri di Santini, la presenza importante in campo di Collet.

Ed a questo punto i nostri ragazzi raccontano una storia diversa, una storia nella storia e nella macchina del tempo c'è un ritorno al passato . E se questa vittoria collega il presente al passato con un lungo sguardo al futuro, Santini e Collet questo derby lo hanno vissuto con un qualcosa in più rispetto a tutti gli altri, un filo personale con il passato.
Metteo è nipote di quel Santini che negli anni ‘60 faceva meraviglie in Mens Sana. Su Basketsiena lo ricordiamo in una pagina “Santini e Guidarini incantarono Roma” con la storica vittoria 50-52 [APRI].
La storia che si ripete. Il nonno di Matteo come il nonno di Gabriele.  
Oggi Gabriele Collet  è stato in campo nella partita di ritorno di un derby che suo nonno Montermini Roberto non giocò per una strana squalifica. Certo è che all’andata capitan Montermini fu protagonista in campo come fuori. [APRI]
Gabriele 54 anni dopo ha giocato quella gara due che fu preclusa a suo nonno.    
Per loro nell’esultanza e nei cori finali con i compagni c’è un pensiero in più: nel silenzio un saluto ai loro grandi nonni che fanno parte della storia di una Mens Sana che in tanti ci portiamo dietro e dentro di generazione in generazione.  

Chiudiamo restando nel passato di questa macchina del tempo riprendendo quanto disse il prof. Ezio Cardaioli in un stagione (1967) con obbiettivi di salvezza come in quella attuale: "Quella stagione fu iniziata senza eccessive pretese: disputare un tranquillo campionato. Ma attenzione perchè a Siena il senza pretese diventa spesso ... attenti alle sorprese!".

LE FOTO DI OGGI [mensanini in difesa]




FOTO DI IERI   [1953 - Santini con il numero 9 - 1968 Montermini a destra capitano con palla in mano]








 
 



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