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DI MENS SANA, CONSORZI, EURO ED ALTRE AMENITA'
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Siena 20 settembre 2021 - Posted in : Il Cittadino on line | Fonte: Umberto De Santis


La Fortitudo Bologna sta cercando di stabilizzare la sua situazione economica creando una base di autofinanziamento condivisa che possa supportare l’attività agonistica nei prossimi anni e dare un colpo di spugna ai debiti pregressi. Lo strumento individuato si chiama Consorzio Fortitudo, che sta diventando con atto notarile proprietario del club. Nato due anni fa, nella scorsa primavera ha tirato fuori 500mila euro in ripianamento del debito per il quale la FIP aveva bloccato ogni operazione di mercato.
Se a qualcuno a Siena fischiano le orecchie, si tratta né più né meno di quanto provato dalle nostre parti per salvare la Mens Sana Basket della Polisportiva di Piero Ricci. Con le dovute differenze. Da noi ci fu la nascita spontanea di una associazione di tifosi che con opera meritoria di dirigenti che sono stati via via in seguito esclusi dalle cariche raccolse quei 300.000 euro mancanti e garantì la sopravvivenza della società.

Ma cosa ha fatto il consorzio della Effe? Intorno a un presidente, Emiliano Castelli, che ha cacciato i soldi per primo si sono radunati 30 soci che mettono ogni anno 11.000 euro a testa, e oggi non disperano di arrivare a 40. Tutte persone con nome, cognome e partita Iva, naturalmente. Senza denaro non si canta messa. I debiti della Fortitudo 103 del presidente (forse) uscente Christian Pavani ammontano a una cifra importante, specialmente dopo due stagioni senza pubblico, che nella loro economia finanziaria hanno una importanza notevole (5.000 posti a sedere venduti in abbonamento ogni anno) ma la risposta è stata concreta.

E da noi? L’associazione è stata costretta a passare le consegne a un Consorzio Basket & Sport a Siena messo in piedi da due ex vecchie glorie cestistiche e un direttore del Monte in pensione con presidente quello di una squadra avversaria locale. Gli imprenditori che si sono avvicinati hanno annusato che qualcosa evidentemente non andava dal momento che il Consorzio ha preso possesso della Mens Sana Basket 1871 con un cammino che abbiamo già raccontato qualche anno fa (https://www.ilcittadinoonline.it/sport/basket-sport/mens-sana-sotto-i-tabelloni-niente/) e finito con un aumento di capitale da 500mila euro farlocco, almeno a quanto risulta dal fallimento e dalle richieste di rinvii a giudizio per padre e figlio Macchi.
Ma sempre e rigorosamente senza un euro cacciato da nessuno.
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