Siena Duemila

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1310 - Primo passeggio pubblico a Siena


 I senesi fino dal 1309 pensarono che gli addetti al governamento della città si prendessero cura e si prodigassero alla sua bellezza evidenziando nello specifico quanto segue: chi intenda al governamento della città s'intenda alla bellezza della città: et  de le principali bellezze è di ciascuna gentile città, cha abiano alcuno prato overo luogo a diletto e gaudio de li cittadini e de forestieri: de li quali prati e luoghi le città di Toscana et anco certe castella et onorevoli città onorevolmente sono dotate e guarnite (1) e Siena ne mancava. Perciò si proposero di fare un pubblico passeggio in luogo dilettevole dove in qualunque periodo e principalmente nell' estate i cittadini potessero recarsi.
 



Molto adatto a questo uso, ovvero pubblico passeggio, si individuò il prato posto tra la Porta Camollia e l' Antiporto, luogo in prossimità della strada francigena , allora più di oggi percorsa da molti viandanti. Così agli Ufficiali della Biccherna, cui era affidato l'erario pubblico, si dette l'incarico di provvedere alla realizzazione di questo progetto. La cosa stava talmente a cuore che gli operai incaricati della realizzazione furono costretti a vincolarsi tramite giuramento  a tempi di realizzazioni brevissimi e l'eventuale negligenza riscontrata nei lavori veniva punita con un ammenda di L. 50 per ciascuno degli addetti. Al sorintendente venivano consegnate L. 50 ogni due mesi fino ai lavori compiuti. I Libri dei Provveditori ci attestano che gli ordini furono puntualmente eseguiti.
Infatti vi si legge che a tale manzione fu chiamato ul Ser Lupo Arrighetti , il quale incominciò col l'acquisto del prato dal Rettore della Chiesa di San Barolomeo che era in prossimita del futuro passeggio pubblico, e per ampliarlo il 21 giugno 1309 dovette comprare per L.80  dell'altro terreno dallo Spedale dei figlioli  Salimbeni e nell'aprile dell'anno dopo altri terreni e case per il valore di L.1000 da messer Nuccio di Gaddo Malavolti (2).
Queste documentazioni tratte dalla Biccherna oltre ad essere particolarmente curiosa nei contenuti  testimoniano l'importanza che tale tema, il passeggio pubblico, ebbe all'epoca e ci porta a conoscenza di una vasta area adibita a tale scopo.

(1) Statuto Senese 1310 n.20 c.334
(2) A.S.S. Biccherna, Libri d'entrate e uscite , 1309 giugno 21 c. 89 - 1309-10 aprile 27 c.52 - 1310 febbraio 15 c. 173, 217

nella FOTO: Il prato fra Porta Camollia e l'Antiporto in un affresco del Pinturicchio

 
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