Siena Duemila

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1946 - Il Conte Chigi per le tasse si espresse come Bossi


L'aneddotica sul conte Guido Chigi Saracini è abbastanza ricca. Molti riguardono il suo atavico malessere nel dover pagare i tributi fiscali da lui ritenuti troppo onerosi e che, più volte, gli crearono autentiche difficoltà.


Specialmente gravi furolo le difficoltà che l'Accademia Chigiana ebbe col fisco. Addirittura, a metà anni Cinquanta il Conte si vide costretto a pensare seriamente alla chiusura per l'eccessiva voracità delle tasse che le venivano imposte. In una epistola del 13 marzo 1946 diceva:
"Già ho avuto le ruvide carezze del fisco comunale! Da queste non so immaginare quelle che saranno le stringate governative! Dio me la mandi buona."  Ma Dio sembrò ascoltarlo poco; così dovette, minacciando la chiusura dell'Accademia, recarsi a Roma da alcuni uomini politici.
In una lettera del 16 ottobre 1956 parla di un incontro a Roma col Ministro della Pubblica Istruzione, e scrive:
"Il Rossi ci ricevette in un modo veramente regale. Mi ingiunse di recedere dal divisato di chiudere l'Accademia. E seduta stante mi assegnò ventun milioni. Ma di tanta generosità io non ho veduto che una minimissima nonché irrisoria parte! Ah Roma padrona e solo LADRONA ! Ah Roma, città PUZZONA !".
Oggi annotiamo questa terminologia e queste considerazioni molto simili a quelle del primo Bossi leader del movimento e partito della Lega nord.
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Biografia

Guido Chigi Saracini (Siena, 3 marzo 1880 - 18 novembre 1965), conte senese appartenente al ramo della famiglia Chigi degli Useppi Saracini Lucarini, nacque da Antonio e Giulia Griccioli. Seguendo una tradizione familiare che annoverava numerosi appassionati cultori di studi musicali, si formò al conservatorio fiorentino "L. Cherubini" cimentandosi nello studio del violino, che abbandonò nel 1906 per dedicarsi all'amministrazione del cospicuo patrimonio di famiglia.
Il 26 aprile 1905 sposò l'americana Bianca Kaschmann, figlia del baritono Giuseppe Kaschmann e di Emma Vicentini, dalla quale si separò qualche anno più tardi, ottenendo nel 1926 l'annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota. Anche dopo l'interruzione degli studi presso il conservatorio fiorentino, l'amore per il mondo della musica non lo abbandonò più e si concretizzò in un costante impegno per l'organizzazione di iniziative concertistiche e in un'intensa attività imprenditoriale, finalizzata alla promozione della sua città come sede istituzionale per l'accoglienza di eventi artistici di assoluto rilievo.
Nel 1908 – sulla base dell'esperienza del Quartetto senese creato dal violinista Rinaldo Franci – costituì il Quintetto senese per archi e pianoforte (il primo violino era Piero Baglioni) i cui concerti venivano da lui finanziati e gli incassi devoluti in beneficenza. Nel 1913, in occasione del centenario della nascita di Verdi, a Guido Chigi Saracini si deve, su consiglio dell'amico Arrigo Boito, l'organizzazione di una Messa di requiem diretta da Edoardo Mascheroni nella basilica di San Francesco e la pubblicazione di un fascicolo di studi verdiani.
Il conte Chigi Saracini partecipò come volontario alla Prima guerra mondiale, svolgendo servizio a Belluno, Treviso, Cividale e Gorizia tra il maggio 1915 e il luglio 1917. Rientrato a Siena, negli anni successivi si impegnò nell'opera di restauro del palazzo di famiglia, già Marescotti, affidando la direzione dei lavori al pittore e architetto Arturo Viligiardi. Il 2 settembre 1923 il re Vittorio Emanuele III rinnovò a Guido Chigi Saracini il titolo trasmissibile di conte e lo autorizzò ad unire al proprio stemma quello dei Saracini.
Il 22 novembre 1923 venne inaugurata un'apposita sala da concerto all'interno del palazzo insieme all'Istituzione concerti da camera che prese nome dal motto della famiglia Chigi Saracini (Micat in vertice). Cinque anni dopo, su iniziativa di Alfredo Casella, il palazzo ospitò il VI Festival della Società internazionale per la musica contemporanea e vennero per la prima volta eseguite musiche di Prokoviev, De Falla, Casella, Ravel, Hindemith e altri. Nel 1932 Guido Chigi Saracini fondò l'Accademia musicale chigiana, che con i suoi corsi di perfezionamento in varie discipline musicali avrebbe presto acquisito fama internazionale e della quale egli fu il primo presidente oltre che fondatore.


nelle FOTO: Il Conte Chigi e l ' Accademia Chigiana

 
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