Mensanini che arrivano a questa sfida con un totale di 4 sconfitte mentre i cussini hanno un percorso immacolato, senza sconfitte come Quarrata. Le due squadre si portano dietro in questa poule A dati ben diversi a partire dalle differenze fra canestri fatti e subiti: una cinquantina di punti fatti in più dal Cus, ovvero 13,2 punti in più a partita, e 5 punti subiti media gara rispetto alla Mens Sana.
I biancoverdi si presentano con assenze nell’organico (Benincasa) e con giocatori non al meglio, i rientrati Pannini e Gelli con evidenti problemi. I due chiudono con 7 punti Pannini e 0 Gelli. Quello che meraviglia nei dati di Edoardo è quello 0/0 ai liberi, terra di conquista (i personali) per il capitano che costruisce con i falli subiti e liberi gran parte dei suoi punti per gara. Ha poco azzardato oppure sono stati bravi i difensori ? Propensi a credere nella prima ipotesi vedendo, GIUSTAMENTE, girare il suo motore a regimi ancora bassi; è stato già un bel piacere averlo rivisto calpestare il parquet.
I numeri della partita ci dicono che il Cus Pisa chiude con 94 di valutazione di squadra vs il 76 della Mens Sana. Questa differenza importante viene dal fatto che TUTTI i dati delle varie specialità sono migliori per gli avversari eccetto uno: ai tiri liberi la Mens Sana chiude con un bel 92,9% (13/14) vs il 61,5% degli ospiti. Giulio Chiti facendo 4/5 non mette l’unico libero che non fa fare il 100% ai tiri liberi.
Ma i numeri che hanno pesato maggiormente nell’economia della partita vengono dai tiri dal campo: il Cus ha tirato con il 50,8 % vs il 41,7% della Mens Sana (insufficiente). Ai rimbalzi i mensanini reggono: -3 (36 vs 33 rbs.).
Al tiro interessante constatare nei numeri degli avversari quali sono state le varianti al tiro da parte degli ospiti: nei determinanti quarti centrali hanno sfruttato la poca pressione perimetrale dei mensanini (cosa che invece soffrirono nella partita interna contro il Costone); con la Mens Sana hanno tirato nel 2° e 3° quarto con un eccellente 50,0% da 3 (5/10), al pari di quanto hanno fatto (sempre 2° e 3° quarto) nel tiro da 2 (8/16) 50%. 15 punti fatti dalla lunga e 16 ravvicinati. Nell’ultimo quarto la Mens Sana ha migliorato l’intensità ed aggressività soprattutto perimetrale. Per gli ospiti si abbassano vertiginosamente le percentuali al tiro da 3, 1/6 (16.7%), ma ecco che una pronta lettura del gioca porta il Cus a compensare con il tiro più facile, da sotto: fanno ben 8/11 trasformando quel 50% da2 dei quarti precedenti in un ottimo 72,7%.
Passando ai singoli il dominatore è stato il cussino Luca Benini, il 32enne centro cussino ha fatti più del solito: ha in stagione una media punti di 15,6 al PalaEstra ne ha fatti 26 nei 34 minuti d’impiego (coach Angiolini non “centellina” certo il suo impiego). Ha avuto vita troppo facile. Ha fatto 9/14 (64,3%) da2, 1/1 da3, 5/8 ai liberi, più 6 rimbalzi, 3 palle recuperate e 5 assist per 30 di valutazione, 1,24 OER. Ottima anche la prestazione di Ludovico Quarta: 1,20 OER.
In casa Mens Sana merita di essere evidenziata la prestazione di un sempre grande Andrea Sprugnoli che mette in campo sempre tutto a partire dalla testa fino al cuore. I suoi numeri risentono nell’arco della partita della fatica e dell’energia messa in campo ma sono fantastici: 33 minuti in campo, 12 punti con 3/5 da2, 2/3 da3, 3 falli subiti (che non portano ai liberi) 9 rimbalzi, 8 assist e 2 palle recuperate per 22 di valutazione e 0,86 OER.
Buona anche la prestazione di Daniele Monacelli nonostante l’attenzione riservatagli dalla squadra di Angiolini. Chiude con 20 punti, con 3 bombe, 40% dal campo ed il 100% ai liberi + 4 assist.
