Notizie attuali - Basketsiena.it - Il portale del basket mensanino e senese

Menu
Menu
Vai ai contenuti

I PALAZZETTI

Basketsiena.it - Il portale del basket mensanino e senese
Pubblicato da in Opinionisti · 7 Giugno 2021
Tags: BasketProvinciale
Se ne parla poco e quel poco male. Gli impianti sportivi delle società che praticano basket nel senese sono un tema attualissimo ed importante, affrontato dall’informazione poco, e quel poco ci sembra male.

Parliamo degli impianti sportivi del SanGiobbe, della Mens Sana, della Virtus e Costone. Ci sarebbe, per ognuna di queste realtà, da parlarne a lungo. I palazzetti sono un argomento complicato, o per lo meno diventato complicato.

Al momento ci limitiamo nel presentare il problema ovvero: Per tutte esiste un problema palazzetto.
Un problema da affrontare con serietà e lungimiranza anche se non lo è stato fatto fino ad oggi.

Tutto deve partire da un principio base: rispetto delle regole (senza manipolazioni all’italiana con brutti esempi).
Delle società nominate sopra il Costone sembrerebbe messo meglio rispetto le altre. Ha il PalaOrlandi a Montarioso di non lontana realizzazione, nel quale può giocare anche in C gold nel rispetto delle norme. Ha però il problema mutuo palazzetto che condiziona non poco la gestione economica della società.

La Virtus continua a nascondere il problema, l’area in fondo a via Vivaldi è un imbuto insufficiente nei servizi  e nel palazzetto puoi rifarci pure il parquet (come è avvenuto di recente) ma sta di fatto che resta comunque una palestra (anche pericolosa) che non può ospitare eventi sportivi con una certa quantità di persone . Se la Virtus torna in B dovrà traslocare come ha fatto in passato.

L’ambizioso SanGiobbe sembrerebbe quello più fortunato; ha avuto le attenzioni e l’impegno delle istituzioni locali. In questi giorni avremmo l’ inaugurazione di un nuovo impianto il località Pania a Chiusi Scalo. C’è entusiasmo; forse anche montato per mettere il silenziatore a chi da tempo ha detto “ma”, a chi prospettava già i problemi che avrebbe potuto avere il nuovo impianto. La squadra di basket ha le carte in regola per andare in A2 ma il palazzetto non le ha, le carte in regola: ha una tribuna da 1000 posti e la politica non può imbrogliare le carte, una tribuna supplementare da altri 1000 posti (quanti ne richiederebbe il basket di A2) non c’entra (al massimo una tribuna da 500/600 posti) e le regole vanno rispettate, hanno delle motivazioni logiche, tecniche e di sicurezza. Stanchi di vedere quello che provoca, in questo paese, il non rispetto delle regole e gli accomodamenti politici. Chiediamo e vogliamo il rispetto delle regole , queste dettate da esigenze di sicurezza e di buon senso.

Il Palasport della Mens Sana si trascina da tempo il problema dell’agibilità, da quando il Genio Civile pose il problema con la “non firma” del certificato di idoneità statica dell’edificio. Eravamo nel 2017, per l’esattezza nel gennaio del 2017. Cosa è stato fatto in questi 4 anni e mezzo per risolvere questo e gli altri problemi che presenta l’impianto? E’ stato preso del tempo e crediamo che questo tempo termini nel prossimo autunno ad inizio stagione sportiva. Quindi è importante muoversi e farlo, anche in questo caso, nel rispetto delle regole.  Non è tanto importante l’inizio delle attività sportive, basket e volley, quanto il fatto che dentro tale impianto orbita e vive tutta la vita e l’attività della storica società della Mens Sana. Quindi la prima a preoccuparsene seriamente dovrebbe essere la stessa Polisportiva.

Quale sarebbe la soluzione auspicabile? Semplice …. fare i lavori.
Soluzione da perseguire con determinazione senza perdere ulteriore tempo  con pagliativi che rinvierebbero ancora i problemi con la permanenza dei rischi e dei disagi.

C’è da riaffermare e far capire che la struttura è importantissima per la città. Un impianto realizzato dalla lungimiranza di chi lo volle in quegli anni ‘70 (anche dirigenti della Polisportiva) senz’altro dirigenti ed amministratori lungimiranti. E’ stato negli anni un richiamo sempre più importante a livello regionale. Un grande impianto fortemente da mantenere anche se con molti problemi derivanti dall'incuria .
Un grande impianto che bene si presterebbe, fra l’altro, ai miglioramenti strutturali. Interessanti i progetti un tempo evidenziati da Bisogno, il signore del volley, uno degli imprenditori da tener vicini a Siena, anche da coinvolgere nel rilancio di questa città. Non abbiamo più bisogno dei conservatori, fra poco non abbiamo più nulla da conservare e le fonti di sostentamento di un tempo non esistono più.
La stessa Polisportiva deve aprirsi mentalmente altrimenti segna la sua fine. Un impianto chiuso provocherebbe la fine e non puoi tenerlo aperto con le carte della politica quando ci sono rischi e necessità su cui oggi non puoi e non devi transigere. In questo paese siamo stanchi delle cose gestite con la carta della politica. La carta all’atto pratico resta carta, non ha stabilità ... poi crollano i ponti, le funivie gli alberghi ecc… basta!! L’impianto deve essere a norma e deve essere riportato a nuovo; bisogna investirci e ne avremo tutti quanti (la città) i benefici.

La Polisportiva i soldi non li ha?! Qui deve intervenire la politica positiva; fare un atto di convivenza, un matrimonio con la proprietà, fra amministrazione Comunale e Polisportiva. Usufruire poi dei fondi che adesso arrivano dall’europa o da iniziative private eventualmente interessate, stimolate e cercate. Darci finalmente un qualcosa di cui esserne orgogliosi come lo fummo quando venne costruito negli anni settanta. Occorre un buon progetto che sul pratico deve dividersi in due tempi di realizzazione, uno per i lavori che puoi fare all’esterno (dalle nuove aree alle uscite di sicurezza e servizi da collegare poi all’interno) e nei lavori fatti sul campo da gioco, tribune e tetto, da fare nel periodo di non attività sportiva.

La situazione ha solo due soluzioni, a seguito di quanto a suo tempo fu rilevato dal Genio Civile : o dell’impianto ne facciamo un centro funzionale e sicuro, ed anche migliorato ed ampliato per far fronte alle esigenze attuali ricavandone pure i benefici che ne deriverebbero ... oppure trasformiamo tutto quanto in un mausoleo, un “Colosseo” dei bei tempi che furono. Inutilizzabile da tutti e per tutto.

Ultima nota: le carte della politica non creano reali sicurezze, non eliminano i terremoti oltre a non incentivare, ci sembra, la ripresa economica; la politica, sia quella che gestisce la Polisportiva che quella che guida il Comune, diano una buona dimostrazione del contrario.   

POTREBBE ESSERE UTILE: Regolamento palazzetti del Basket



 



Torna ai contenuti