Siena Duemila

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1899 - Dal lenocinio al suicidio


Quelli che riportiamo sotto sono un estratto delle cronache di un paio di udienze svoltesi presso il Tribunale di Siena a partire dal 9 settembre 1899 ed una successiva notizia riportata da "La Vedetta senese" che hanno, tutte, visto come protagonista Francesca Bartoli, una ragazza di 17 anni, in quel periodo residente a Siena in via San Marco.



Udienza del 9 settembre 1899
Presidente il giudice avv. Pierucci, assistito dai giudici avv. Angeloni e vice-pretore avv. Gamberucci;
P.M. avv. Campili, cancelliere Brunini

Bartoli Amelia, fu Giuseppe, di anni 38 di Siena, è imputata di lenocinio* per avere negli anni 1897 e 1898 in Siena, a fine di lucro, indotto alla prostituzione la sua nipote Bartoli Francesca, ora di anni 17, la quale le era sottoposta ed affidata per ragioni di custodia temporanea.
La Bartoli Amelia è una donnetta piuttosto piccola, che veste all'operaia, senza cappello, con una camicetta color rosa con fiorami più scuri; ha la sottana e zinale neri. E' magra ed affetta leggermente da strabismo. E' difesa dall.avv. Silvio Caverni.
la Bartali ha negato qualunque compartecipazione nelle cadute morali della sua nipote, ammettendo soltanto che questa stesse per qualche tempo in casa sua, dove capitava ogni tanto qualche uomo per ragioni di lavoro.
A favore della Bartali Francesca hanno deposto il di lei padre Ferdinando e Petrollini Letizia nei Bartol, matrigna di Francesca.

Udite le parti il Tribunale condanna Bartoli Amelia alla pena di reclusione per 5 anni, poi condonati a 3, ed a lire 3000 di ammenda; me quello che maggiormente riteniamo interessante è il proseguo di questa storia che noi  riteniamo significativo. A distanza di poco più di un anno si ha una udienza presso il Tribunale penale di Siena nei riguardi di Ferdinando Bartoli.

Bartoli Ferdinando di anni 40 di Siena, è imputato di abuso e molestie carnali indotte nei riguardi della propria figlia, di anni 18, Bartali Francesca nel contesto dell'ambito familiare.
La figlia Francesca è una ragazza di giusta statura, nè grassa nè magretta, nè bella, nè brutta, ma piuttosto simpatica; veste una camicetta color rosa con cravattina nera e con sottana e zinale scuri, di cotone.
A favore del Bartoli Ferdinando depone la di lui moglie Letizia Petrolini sui vari fatti portati in causa nel dibattito tenutosi a porte chiuse.
Il Pretore udite le parti assolve il Bartoli per non aver commesso il fatto.

Nella cronaca di Siena della "Vedetta senese" del 19 dicembre 1900 a conclusione troviamo scritto:
"Una ragazza di nome Francesca Bartoli tenta il suicidio a mezzo dell'asfissia in una casa di via San Marco. Gravi le sue condizioni".

[* lenocinio = sfruttamento alla prostituzione]


nella FOTO: Giovane prostituta del 1900

 
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