Il mondo del basket piange in queste ore Gianfranco “Dado” Lombardi, gran giocatore negli anni ‘60, vulcanico allenatore in ere più recenti anche se si era ritirato nel 2001.
Livornese di origine, classe 1941, Lombardi viveva da molti anni a Cocquio Trevisago, in una casa in località Torre, nei pressi del confine con Gemonio. Lì è morto nella notte tra giovedì 21 e venerdì 22 gennaio.
Nel 2006 il suo nome è stato inserito nella Italia Basket Hall of Fame.
Da atleta legò il suo nome soprattutto alla Virtus Bologna e alla Nazionale: con le “Vu Nere” disputò una dozzina di stagioni fino al 1970, quando passò ai rivali cittadini della Fortitudo. Con la maglia azzurra vinse invece l’oro ai Giochi del Mediterraneo e prese parte a tre Olimpiadi a partire da Roma 1960.
Nel 2006 il suo nome è stato inserito nella Italia Basket Hall of Fame.
Appese le scarpe al chiodo Dado intraprese la carriera di allenatore cominciando da Rieti dove la Mens Sana imparò a conoscerlo come avversario. Le strade s’incontrano alla fine anni’80 ed inizio ‘90.
Anche se la stampa nazionale sembra oggi, nel giorno della sua scomparsa, dimenticarsene completamente, la sua opera migliore la firmò proprio a Siena, nella Mens Sana, con una doppia promozione, dalla serie B alla A2 e l’anno successivo in A1. Segnò la rinascita del basket mensanino. Era un trascinante guascone e la città fu calamitata dai suoi modi di fare e dalle sue indimenticabili vittorie.
Tutti i mensanini oggi lo ricordano con dolore a pochi giorni dall'anniversario della scomparsa prematura di un altro suo e nostro grande amico "Pino" Brumatti.
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