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GIULIO GRICCIOLI ALLO SPECCHIO
Siena 20-09-20 H 09:40
Fonte: Basketsiena-Dailybasket
Giulio Griccioli, nato  Siena il  9 febbraio 1972, in questi giorni lascia Siena e l'Italia per andare ad allenare in Cina a Pechino (assistent-coach di Simone Pianigiani).
Dal 1998 al 2009 è stato uno degli allenatori del settore giovanile della Mens Sana Siena; sempre a Siena è stato assistente di Simone Pianigiani nella stagione 2009-2010. Dal 2010 ha allenato lo Scafati Basket. Nella stagione 2010-2011 è stato eletto miglior allenatore del Campionato di Legadue. Nella stagione 2012-2013 ha allenato la Junior Casale. Dal 12 giugno 2014 è stato alla guida dell'Upea Capo d'Orlando fino all'esonero del 28 dicenbre 2015.
CHI E' GIULIO .... WHO'S ....
Raccogliamo dati, curiosità, domande e risposte .
Le sue origini toscane, ma soprattutto senesi, si leggono da ogni suo gesto, e ancor più dalla cadenza parlata: “Siena me la porto dentro” ha sempre detto ovunque è andato ad allenare. Giulio Griccioli, è una persona sicura di se, orgoglioso delle proprie radici, è contradaiolo, per 9 anni, infatti, è stato "alfiere"  della Nobile Contrada del Nicchio. Un senese doc , attaccato alle proprie origini ma aperto e disponibile a vivere nuove esperienze.
Giulio ha un tatuggio .... cosa rappresenta?
“Contrariamente a quanto pensa qualcuno, il tatuaggio non rappresenta la città di Siena, ma è lo stemma della mia famiglia a ricordo loro e di cose mie personali. Non sono tipo da tatuaggi, ma la perdita di mio padre mi ha fatto maturare questa scelta”.

Quando hai scoperto il basket?
"Da piccolo avrei voluto fare il diplomatico, in realtà proseguendo ho studiato giurisprudenza (vedi foto a lato - Giulio fra i Goliardi senesi) e avrei dovuto praticare da avvocato. Nulla di eclatante quindi. Poi arriva il basket, giovanissimo, prima come ragazzino che sogna di giocare tra i professionisti. Sport ne ho praticati tanti. Forse quello che mi riusciva peggio era quello che più mi piaceva: la pallacanestro, e quindi, ho iniziato a praticarlo fin da piccolino. La grande passione per il basket mi è stata trasmessa da mio padre che amava questo sport pur non avendolo mai praticato. Prima della fine degli juniores fu facile accorgersi che non avrei potuto fare il giocatore e così ho iniziato ad allenare. Anche se un vecchio dirigente senese, che adesso non c'è più, mi suggerì di non intraprendere la carriera di allenatore... adesso sono sicuro che sarebbe orgoglioso di me".

Dopo un lungo periodo da allenatore nel settore giovanile di Siena, la promozione ad assistente al fianco di Simone Pinigiani, collaborazione impreziosita da tanti successi ...
“La forza che avevamo a Siena, prima col settore giovanile, poi con la prima squadra, stava nel far convivere persone molto diverse tra loro, questo perché dal confronto e dalle discussioni nasce sempre qualcosa di positivo. Quando invece si và tutti d’amore e d’accordo il lavoro può risultare piatto".

Cosa vorresti avere di Simone Pianigiani?
"A Simone ruberei sicuramente la fortuna: nel nostro mestiere serve bravura, ma anche l’essere baciati dalla dea bendata. Lui è un amico carissimo, ci sentiamo spesso, altro non gli rubo e mi tengo tutto quello che c’ho io" (affermazione in chiaro spirito toscano)

C'è qualche cosa che vi accomuna?
“La più grande similitudine sta nel modo di essere: sei allenatore sempre, esempio per etica e lavoro, rappresentando qualcosa di importante per la squadra, e tra i professionisti mi sono portato molto della scorta fatta nel vivaio e con lui."

Segui o pratichi altri sport? Quali e cosa ti piace di ognuno di essi?
"Mi piacciono quasi tutti gli sport! Da piccolo avevo un libro che s'intitolava "tutti gli sport del mondo". Tutti hanno una loro peculiarità: forza fisica, atletismo, tattica, sofferenza, fatica, questo rende ogni sport bello ed appassionante.
Ho sempre sciato fin da piccolo, il lavoro poi è diventato incompatibile con la stagione delle nevi, ora gioco a Tennis e mi piace anche andare a cavallo".

Quali sono le tue passioni o i tuoi hobby oltre la pallacanestro?
"Uno dei miei difetti è quello di farmi assorbire totalmente da ciò che faccio. Ad esempio, mi piace leggere, ma il tempo che ho a disposizione fuori dal basket è totalmente assorbito dai miei figli e da mia moglie, quindi hobby pochi".

Sei scaramantico? Se si, hai un rituale pre/post gara? Possiamo sapere quale?
"Non sono scaramantico, ma non te lo dico ugualmente...perchè sono scaramantico!"

Sei un tipo impulsivo o riflessivo?

"Dipende... un mix tra l'impulsivo e il riflessivo direi...esiste? L'allenatore è un artista..."

Il tuo piatto preferito? E come te la cavi ai fornelli?
"Tutti i tipi di pasta ma anche il pesce! I fornelli sono una passione di famiglia, a casa papà e mamma si dividevano equamente i meriti in cucina. Se ne devo dire uno, direi vermicelli alle vongole veraci!"

Canzone preferita?

"Potrei elencarne tantissime; Scremando, facendo una fatica bestiale, posso arrivare a due artisti, uno italiano ed uno straniero: Vasco Rossi e gli U2, ma adoro tutto il rock anni '70/'80... è durissima scegliere".

Cosa ti fa veramente felice e cosa ti manda in bestia?
"Sono felice quando le persone intorno a me lo sono, quando faccio qualcosa che rende gli altri felici oltre a me, è il massimo. Invece non sopporto la falsità, per me il tradimento di qualsiasi grado della mia fiducia è gravissimo, ed il sopruso, sono due cose che mi mandano veramente su tutte le furie."

Il luogo che ami di più ?
"Sono molto legato a Siena...casa mia, il rione dove abito da una vita e dove ho i ricordi di una vita. La mia città, come per molti altri, nasce dentro di te, cresce dentro di te e non ti abbandona mai, fino a volte a diventare un cosmo in scala della realtà in cui vivi. Nel mondo di oggi, globalizzato ai massimi livelli, avere radici è un aspetto importante, non deve, però, diventare un freno."

Il motto cui t'ispiri o nel quale t'identifichi.
"Concedimene due: "Per aspera ad astra"; la via che porta alle stelle è piena di ostacoli" e "Semel in anno licet insanire" una volta all'anno è lecito uscire dagli schemi ...... ma da quelli del basket non si deve uscire mai!".

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