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EPILOGO IMMAGINABILE NEL DERBY TRA ASCIANO E POGGIBONSI
IL POGGIBONSI RITIRA LA SQUADRA E SE NE VA PER OFFESE AI GIOCATORI
Divisione Regionale 1 (Serie D) derby tra Asciano e Poggibonsi, la coclusione che nessuno si sarebbe aspettato: il Poggibonsi Basket, con ancora 3'09" da giocare sul risultato di 78-52 a favore della squadra di casa, abbandona il campo accusando il pubblico casalingo di offese verso i propri giocatori.
E' seguita una nota ufficiale a firma della società, che riportiamo di seguito:
COMUNICATO STAMPA SOC. POGGIBONSI:
“La partita di stasera si è conclusa con la vittoria meritata di Asciano per 78–52, un risultato mai davvero in discussione. In campo hanno fatto valere la loro superiorità, e questo è un dato di fatto.
Quello che invece lascia davvero l’amaro – molto più della sconfitta – è ciò che è successo fuori dal gioco.
A partire dal terzo quarto alcuni dei nostri ragazzi sono stati bersagliati da frasi e atteggiamenti ben lontani da ciò che dovrebbe appartenere allo sport. Una situazione così poco rispettosa da costringere la squadra a una decisione dolorosa ma inevitabile: abbandonare il campo prima del termine.
Come società siamo accanto ai nostri giocatori. Da sempre crediamo che il rispetto non sia un optional, ma la base su cui si costruisce qualsiasi competizione degna di questo nome.
Sul parquet si può vincere e si può perdere: fa parte del gioco.
Ma il rispetto non è in palio e non dovrebbe mai venir meno.
Torniamo a Poggibonsi con il peso di una sconfitta sportiva e, soprattutto, con la delusione di aver assistito a episodi che con lo sport hanno ben poco a che fare.
E questo, sinceramente, è ciò che fa più male”.
Quello che invece lascia davvero l’amaro – molto più della sconfitta – è ciò che è successo fuori dal gioco.
A partire dal terzo quarto alcuni dei nostri ragazzi sono stati bersagliati da frasi e atteggiamenti ben lontani da ciò che dovrebbe appartenere allo sport. Una situazione così poco rispettosa da costringere la squadra a una decisione dolorosa ma inevitabile: abbandonare il campo prima del termine.
Come società siamo accanto ai nostri giocatori. Da sempre crediamo che il rispetto non sia un optional, ma la base su cui si costruisce qualsiasi competizione degna di questo nome.
Sul parquet si può vincere e si può perdere: fa parte del gioco.
Ma il rispetto non è in palio e non dovrebbe mai venir meno.
Torniamo a Poggibonsi con il peso di una sconfitta sportiva e, soprattutto, con la delusione di aver assistito a episodi che con lo sport hanno ben poco a che fare.
E questo, sinceramente, è ciò che fa più male”.
Dopo la nota ufficiale del Poggibonsi Basket, in cui veniva spiegata la motivazione dietro l’uscita anticipata della squadra dal campo, è arrivata anche la risposta dell’ASCIANO :
“Derby dall’epilogo inimmaginabile quello tra l’Advinser Basket Asciano e il Poggibonsi Basket.
La squadra ospite, con ancora 3’09” da giocare e sul punteggio di 78-52, abbandona il campo accusando il pubblico casalingo di offese verso i propri giocatori.
Una parte del pubblico aveva “beccato” un giocatore della squadra ospite nella prima parte del terzo quarto ma prontamente richiamato a un comportamento consono, ha continuato a sostenere correttamente la squadra e la partita si è avviata verso la fine senza particolari sussulti, ne nel risultato, in totale controllo di Asciano ne tantomeno dagli spalti.
Siamo stupiti dell’abbandono del campo da parte di Poggibonsi solo a pochi minuti dal termine e dopo aver visto uscire per 5 falli 3 dei suoi giocatori migliori. Un gesto tanto eclatante quanto per noi incomprensibile.
La squadra ospite, con ancora 3’09” da giocare e sul punteggio di 78-52, abbandona il campo accusando il pubblico casalingo di offese verso i propri giocatori.
Una parte del pubblico aveva “beccato” un giocatore della squadra ospite nella prima parte del terzo quarto ma prontamente richiamato a un comportamento consono, ha continuato a sostenere correttamente la squadra e la partita si è avviata verso la fine senza particolari sussulti, ne nel risultato, in totale controllo di Asciano ne tantomeno dagli spalti.
Siamo stupiti dell’abbandono del campo da parte di Poggibonsi solo a pochi minuti dal termine e dopo aver visto uscire per 5 falli 3 dei suoi giocatori migliori. Un gesto tanto eclatante quanto per noi incomprensibile.
Assolutamente non accettiamo di essere additati ed accusati di antisportività, cosa che non corrisponde minimamente ne ai fatti né al nostro modo di vivere la pallacanestro”.
IL SINDACO DI POGGIBONSI
Cenni e dell’assessore allo sport, Giomini:
“La nostra solidarietà ai giocatori e pieno sostegno alla scelta della squadra in seguito al grave episodio avvenuto.
La squadra ha preso una decisione coraggiosa, quella di abbandonare il campo prima del termine. Non ha senso prestarsi al gioco di chi vuole piegare lo sport all’odio o all’ignoranza. La scelta è stata coraggiosa e ci sentiamo di sostenerla con piena convinzione a nome della città.
Una scelta di campo: oltre la competizione c’è il rispetto e i valori dello sport, che non dovrebbero mai venire meno. Quando nel campo da gioco entrano episodi come quello avvenuto ieri, allora è giusto smettere. La nostra squadra di basket è oggi un esempio per tutti e tutte: il rispetto dell’avversario non può essere in discussione. Lo sport insegna valori importanti, se vengono meno non può più chiamarsi sport e giustamente i nostri cestisti non avevano da nulla a che vedere con quella partita.
Tornano a casa a testa alta e con l’orgoglio di tutta la città.”
La squadra ha preso una decisione coraggiosa, quella di abbandonare il campo prima del termine. Non ha senso prestarsi al gioco di chi vuole piegare lo sport all’odio o all’ignoranza. La scelta è stata coraggiosa e ci sentiamo di sostenerla con piena convinzione a nome della città.
Una scelta di campo: oltre la competizione c’è il rispetto e i valori dello sport, che non dovrebbero mai venire meno. Quando nel campo da gioco entrano episodi come quello avvenuto ieri, allora è giusto smettere. La nostra squadra di basket è oggi un esempio per tutti e tutte: il rispetto dell’avversario non può essere in discussione. Lo sport insegna valori importanti, se vengono meno non può più chiamarsi sport e giustamente i nostri cestisti non avevano da nulla a che vedere con quella partita.
Tornano a casa a testa alta e con l’orgoglio di tutta la città.”
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