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1975 - La rivincita del "bel tacere"

Siena  marzo 1975
Fonte: Archivi Basketsiena.it

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E' la Pasqua del 1975, in quell'anno venne il 30 marzo. Al cinema andammo a vedere Barry Lyndon con Ryan O'Neal, ed in discoteca ci muovevamo sulle note di "You're the first, the last, my everything" stregati dal vocione di Barry White. "Tu sei la prima, l'ultima, il mio tutto" riferito ad una lady da sogno ....  per noi, comunque, vestita in biancoverde. E quella Mens Sana, al suo secondo anno nella massima serie, faceva veramente sognare: Pasqua di basket vissuta in poule scudetto.

Per la prima gionata di quella poule scudetto andammo a giocare a Milano contro la Mobilquattro del "#sempreprimo" Jura, dei Gergati, la squadra di Dido Guerrieri; ritornammo con una vittoria (63-74). Fantastico ! Da sogno ! La seconda dovevamo giocarcela in casa. La rivale era fra le più complicate, quella Sinudyne Virtus Bologna di Dan Peterson, di Mc Millen, Antonelli, Bertolotti, che tre turni prima, nella penultima di regular season ci aveva umiliato a Bologna vincendo per 90-66 e concedendoci solo 24 punti nel secondo tempo.  
Dan Peterson, dopo l'incontro di Bologna, aveva dichiarato ai giornalisti che il successo delle "V" nere sui toscani aveva un valore considerevole non tanto per i due punti ma per il K.O. Rilevava che la squadra di Siena non era solita brillare per segnature astronomiche ma, sottolineò ripetutamente, i 24 punti realizzati al Palasport di piazza Azzarita, erano pochini davvero; anzi sostenne che ad una quota così bassa, forse, non doveva esserci mai arrivata per poi far scrivere per suo conto: "Dio, com'è caduta in basso questa misera Mens Sana!"

Ebbene, a due settimane di distanza, le due squadre (Sapori - Sinudyne) definite le due "S" della grande poule, si incontrarono nuovamente e questa volta proprio nella fase assai più importante, quella della poule scudetto (le 8 migliori del campionato).  La Sapori restituì alla Sinudiye la "botta" e con gli interessi, interessi piuttosto alti. Voglio dire che i bolognesi nel secondo tempo riuscirono a segnare ancora meno dei sopra menzionati 24 punti fatti dai senesi; si fermarono a 19.
La Sinudyne ancora al 4' della ripresa aveva dieci lunghezze di vantaggio. Dopo di che si fermò. La splendida macchina da 180 all'ora aveva arrestato improvvisamente la sua marcia, e contro il muro della difesa senese percepimmo l'acuto stridere dei freni seguito da un acre fumo nero .... nero come quelle "v".

Quando dopo la partita coach Ezio Cardaioli si rivolse ai giornalisti, se ben ricordo, parlò della sua gioia, disse che Cosmelli aveva avuto il coraggio di scendere in campo benchè il giorno prima avesse 38 di febbre, non diversamente da Johnson che era stato colto da quegli atroci dolori di ventre che di subito si fanno coincidere con le strane influenze che in quel periodo venivano dall'Est; disse che era felice per aver dato una grande gioia agli appassionati mensanini; felice anche per Bovone a suo giudizio il migliore in campo.  Spiegò perchè nel primo tempo aveva giocato ad uomo e nella ripresa a zona ed invitò ad osservare le qualità, di alto livello, come difensore di Giustarini. Nient'altro. Di rivincita su Peterson neppure una parola, come nessun accenno uscì dalle sue labbra a proposito dei 24 punti dalla Sapori a Bologna e dei 19 della Sinudyne a Siena.

Il suo bel tacere" , così venne definito, fece più parlare della cosa di quanto non avrebbe fatto se lui avesse evidenziato il 19 in risposta al 24.

 
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