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Sebastiani Rieti, la rivale degli anni '70

 
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LA GRANDE SFIDA
19 maggio 1973, data entrata nella storia della Mens Sana. In un Dodecaedro stracolmo all' inverosimile, con transenne d' emergenza a contenere i tifosi a pochi centimitri dal parquet, con una elettricità agonistica/sportiva nell' aria da rianimmare anche le anime biancoverdi del passato, la Mens Sana travolge Rieti 80-66 nella partita che la laurea campione d' Italia di serie B e contemporaneamente le permitte di entrare nell' Olimpo del basket italiano.
Durante quella stagione Siena e Rieti si erano già incontrate: alla decima di andata, la Brina venne a fare visita alla Mens Sana chiamata Sapori al Dodecaedro di viale Sclavo e dovette soccombere per 72-56, piegata soprattutto dalla magica serata di Valerio Vatteroni, già protagonista nella grande Ignis Varese dei primi anni ’60.
Al PalaLeoni i reatini si rifecero 79-64. Vittoria firmata da Lombardi, Marchetti cui risposero i soli Paoli e Vatteroni con la sua consueta "mano educata" come scrisse la cronaca reatina dell' epoca.
Ma la Sapori Mens Sana Siena riuscì a mantenere fino in fondo della regular season i due punti di vantaggio, 46 a 44, portandosi dietro la Sebastiani Brina nella fase finale degli spareggi per la serie A.
Il girone sud, un cui vi erano Mens Sana e Rieti, fu dominato dai biancoverdi ma per la promozione in serie A la Mens Sana doveva aggiudicarsi il primo posto di un gironcino a quattro con gare di andata e ritorno: le prime due del girone sud (Mens Sana e Rieti) e le prime del girone nord (Gorizia di coach McGregor e Vigevano di De Sisti) quest' ultime date da tutti gli addetti favorite. La Splugen Gorizia avvezza a vincere sempre superando spesso i fatidici 100 punti a partita, veniva data la sicura promossa in serie A.
Le cose non andarono così: Sapori e Brina si ritrovarono di fronte, dopo che la Brina aveva espugnato Vigevano con un canestro da mezzo campo di Enzo Napoleoni, al PalaLeoni.
Pino Berrè, con 17 punti, e qualche giocata oltre il limite su Vatteroni e Franceschini, determinarono la vittoria (61-51) a favore dei granata laziali. Ma Rieti nel proseguo del gironcino perse in casa contro l’Ivlas Vigevano mentre la Mens Sana fece il suo capolavoro vincendo entrambe le gare contro la Splugen, 57-53 e 67-60. Così la Mens Sana si ritrovò avanti di due punti, rispetto a Rieti, alla vigilia della fatidica gara di viale Sclavo.
Priva di Lombardi, la Brina ci provò ma con quella Mens Sana in quel momento era impossibile farcela. Il punteggio di 80-66 darà a Siena la sospirata serie A: 24 punti di Franceschini, 20 di Granucci, 12 di Giustarini, 10 di Vatteroni, 6 di Paoli . Cardaioli la ebbe vinta contro Lombardi.

ALTRE PARTITE DEGLI ANNI '70
Nella storia dei game troviamo una partita particolare: proprio la compagine toscana venne designata per tenere a battesimo il nuovissimo PalaLoniano di Rieti. Siena rappresentava il massimo richiamo per la piazza reatina. Era il 29 ottobre 1974 e quella Brina, trascinata da Massimo Masini, supera nel finale la Sapori 65-62 ma con tanti "per favore non rovinateci la festa" (l' inaugurazione).
Nella stagione 1974/75 Rieti espugna il parquet senese con Tony Gennari capace a fil di sirena di infilare da metà campo la palla del 62-61 per la Brina.
Nella stagione successiva, 1975/76, la Mens Sana si rifà con gli interessi: vince raggiungendo per la prima volta nella sua storia in massima serie i cento punti (100-75) con cinque giocatori in doppia cifra, una rarità per la Mens Sana di quei tempi. Bovone ne mette 28, Ceccherini 18, Giustarini 17, Johnson 15 ed anche il giovane play Manneschi va in doppia, 10 punti. Nella pool di qualificazione dello stesso anno i biancoverdi forniscano una prestazione difensiva di quelle indimenticabili limitando Rieti a soli 44 punti con Fabio Giustarini a fare da piovra.
Il marchio Sapori rimarrà sulle maglie di Siena fino alla stagione 1977/78 ma sia Siena che l’Althea Rieti erano già scivolate in A2.

PRIMA DELLA GRANDE SFIDA DEL 19 MAGGIO 1973
Rieti aveva già ‘assaggiato’ in serie C Siena ma non era la Mens Sana ... era il Costone Siena. Un Costone amaro per i reatini, un Costone che si rese protagonista sia come squadra che come singoli con elementi come Ceccherini, Rinaldi e Sensi che, successivamente, giocheranno con la maglia del Sapori nella B 1972/73 e nella serie A 1974/75. Rieti, targata Snia, fu battuta prima a Siena (80-75) poi al PalaLeoni 62-71.
Poi arriva la Mens Sana Sapori. I biancoverdi avevano perduto la serie A nella stagione 1970/71 sconfitti per un punto nello spareggio-promozione dal Gorena Petrarca Padova di Jessi e Bestini e dopo un anno di transizione, costruì per la B 1972/73 il roster che avrebbe dovuto far arrivare la Serie A all’ombra della Torre del Mangia, affidando ad Ezio Cardaioli il compito di avverare il sogno ambito: Granucci -Paoli - Campanini - Vatteroni- Franceschini, ma anche Giustarini, Sensi, Ninci, Bani e il figlio del presidente, Bruttini. Sul versante reatino, insieme al grande Lombardi troviamo Napoleoni, Bergonzoni, Salvatori, Marchetti, Berrè, Raoul Altobelli, Olivieri, Tony Miliardi.

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FOTO
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19 maggio 1973 - Sapori Mens Sana Siena - Brina Rieti - Il giorno della prima promozione in A in un Dodecaedro stracolmo.
Nella Mens Sana vediamo con il 7 Bill Granucci, Piero Franceschini a difendere sul tiro, Ninci

 
 
 
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