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1976 - Sapori-Brina: l'inferno ed il paradiso

Siena  6 aprile 1976
Fonte: Archivi Basketsiena.it

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E' il 4 aprile, terzultima partita della stagione 1975/76, la Sapori Mens Sana incontra la Brina Rieti nella poule di riqualificazione.
Mens Sana rimasta fuori dalla poule scudetto (le prime 6 squadre della A1 + le prime 2 squadre della A2) dopo una regular season chiusa ottava a 20 punti, tanti quanti Mobilquattro e Snaidero ma con gli scontri diretti a favore di Milano ed Udine; quindi queste ultime in poule scudetto mentre Siena a giocarsi la permanenza in A1 in un girone con Patriarca Padova, Chinamartini Torino, Duco Mestre, Juve Caserta, Fag Napoli e Brina Rieti.

Quella del 4 aprile fu una delle tante sfide pepate fra Siena e Rieti, forse meno ricordata di altre anche se in realtà "partita chiave".
La Mens Sana vinse 61- 44, un risultato da guinness dei primati Mens Sana, da minimi storici per quanto riguarda i punti subiti; solo Avellino nel 2006 ha saputo fare meno con soli 42 punti realizzati. Ma la partita ebbe un valore maggiore: quella vittoria alla terzultima gara della stagione valse per Siena la matematica conferma dell'A1, il Paradiso, mentre per Rieti si aprirono le porte dell'Inferno, eliminando le ultime speranze di promozione.


L'importanza della partita per Rieti la rese particolarmente nervosa. I giocatori di Pentassuglia si sono espressi sotto tono anche se il merito va soprattutto alla cerniera difensiva predisposta da Cardaioli, zona mista e alternata, difesa a tutto campo. In altre occasioni 44 punti Lauriski li aveva quasi segnati da solo (primo marcatore della poule con 347 punti, 29,1 pts. media/gara), Johnson lo imbrigliò e sotto canestro l'unica battaglia finita senze vinti o vincitori è stata quella fra i due centri italiani, quello glorioso Bovone, e quello di belle e future speranze Vendemini (morirà un anno dopo, nel 1977 all'età di 24 anni, stroncato da un improvviso malore al Palasport Villa Romiti di Forlì proprio durante il prepartita della gara).
Il sollecito vantaggio dei senesi, 8 a 2 al 4' si dilatò progressivamente. Solo Gennari, con tutta la sua esperienza, trovò spesso la strada del canestro, gli altri cozzarono contro un muro perdendo una infinità di palloni. Chi invece trovava varchi nella difesa reatina fu Piero Franceschii, 19 punti con penetrazioni incontenibili.
Siena in attacco rallentò volutamente il gioco perchè Rieti: "è una squadra di tiratori - come disse il coach senese Cardaioli - gente abituata a giocare molti palloni, noi gliolo facevamo sospirare lungamente il pallone e loro si sono innervositi".

nella FOTO la sfida sotto canestro fra Bovone e Vendemini a caccia del rimbalzo

Sotto intestazione articolo e tabellino della gara su "il Basket"


 
 
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